Corriere della Sera

LE VOCI DELL’ITALIA Tutti

Domani in edicola il supplement­o gratuito del Corriere della Sera

- Gian Luca Bauzano

Le voci dell’italia. Ma non solo, anche quelle non made in Italy. C’è la voce di Laura Pausini, a cui Liberi dedica la copertina del prossimo numero in edicola domani, allegato al Corriere della Sera, voce dal doppio registro. Quello di un controvers­o amore per la propria patria. Durante l’incontro con Andrea Laffranchi che firma l’intervista in uscita lo stesso giorno, il 31 agosto, in cui la cantante si esibisce al Radio City Music Hall di New York, Pausini dichiara di aver pensato di voler dire basta all’italia a causa di polemiche inventate, gossippate assurde, giornalist­i che offendono. «L’italia è il Paese dove vendo più dischi e dove faccio i concerti più grandi ma se non fosse per il mio pubblico ammetto che a volte ho pensato di andarmene perché arrivano giorni nei quali ti senti più fragile, dove ti senti insicuro e ti sembra di non poter sopportare più». Nonostante questo Pausini fa sentire la sua voce. E invita i colleghi a «far sentire chi siamo e che non abbiamo nessuna intenzione di mollare la nostra musica». Anche perché la «nostra» musica è davvero un’altra eccellenza made in Italy. Basta voltarsi con lo sguardo al passato recente e alla Storia. Lucio Battisti: vent’anni fa la scomparsa a Milano. Mario Luzzatto Fegiz ne «dipinge» un doppio ritratto-ricordo: il sodalizio con Mogol. Durato 12 anni, fino al 1979 quando la canzone Una giornata uggiosa è l’ultimo frutto della collaboraz­ione della coppia. Ma come scrive Fegiz di Battisti. «Ha dato le ali alla poesia per canzone di Mogol, colorando il nostro grigio quotidiano di fantastich­e melodie che hanno unito almeno tre generazion­i». Di generazion­i continua a unirne, di melomani ma non solo, anche l’esprit di Gioachino (con una sola c) Rossini. Ma dell’autore di Barbiere di Siviglia, musicista di cui quest’anno ricorre il 150esimo anniversar­io dalla le vere passioni erano cibo, buon vino e belle donne. Insomma un gaudente. Rossini paragona la vita a un’opera buffa della quale i quattro atti sono «mangiare e amare, cantare e digerire» e di quest’opera buffa bisogna godere. Perché svanisce come «la schiuma d’una bottiglia di champagne». Bollicine a quanto pare disdegnate da Jennifer Lopez. All’anagrafe i suoi sono 49, rivela Stefano Landi nel ritratto della star in occasione della performanc­e agli MTV Video Music Awards. Lei, JLO voce d’oltreocean­o, svela il suo elisir di successo. «Fare cose normali: ginnastica, sollevare pesi per tenere in tensione la muscolatur­a, bere molta acqua, mangiare frutta e verdura e non andare mai a letto troppo tardi». Così quelle di Gioachino e di Jennifer, libere scelte. Vincenti.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy