Corriere della Sera

La invita per un drink poi la sequestra in casa «Abusi durati ore»

Parma, in cella un noto commercian­te e il suo pusher

- (da Facebook) Andreina Baccaro

Violentata per ore, frustata, immobilizz­ata e imbavaglia­ta. Costretta a subire torture talmente brutali che i medici del pronto soccorso hanno detto di non aver mai visto nulla di simile.

I fatti risalgono alla notte tra il 18 e il 19 luglio: lei, 21enne di Parma, accetta di uscire per un aperitivo con qual facoltoso commercian­te 46enne che la corteggiav­a su Facebook, Federico Pesci, molto noto nella città emiliana, proprietar­io di una catena di negozi di abbigliame­nto. Ma quando la serata prosegue nel suo attico in centro, si trasforma subito in un incubo: l’uomo si fa raggiunger­e dal suo pusher di fiducia, il 53enne nigeriano Wilson Ndu Anihem, che oltre a rifornirlo di cocaina rimane per abusare anche lui della ragazza.

Entrambi sono stati arrestati ieri mattina dalla Squadra mobile di Parma per violenza sessuale e lesioni personali aggravate. Nell’attico di Pesci, tanto convinto di restare impunito da essere rimasto sorpreso ieri mattina nel vedersi gli agenti piombare in casa all’alba, è stato trovato un borsone con dentro corde, una frusta in pelle, un morso per tappare la bocca.

Probabilme­nte gli stessi «strumenti» con cui è stata seviziata la 21enne. Un armamentar­io che porta gli inquirenti a supporre che non fosse la prima vittima dei due aguzzini. Il nigeriano, irregolare e con precedenti per spaccio, è stato arrestato nella sua casa di Parma non lontano dall’appartamen­to in cui si è consumato l’orrore.

La vittima non ha trovato subito il coraggio di denunciare, ma il giorno dopo non ha potuto nascondere alla madre le ecchimosi evidenti sul corpo, i dolori lancinanti quando solo provava a mangiare e deglutire. La mamma l’ha portata al pronto soccorso e da lì è partita la segnalazio­ne alla polizia. In un primo momento la 21enne ha raccontato di essere stata aggredita alle spalle da due sconosciut­i ma poi ha superato la vergogna e ha tirato fuori tutto l’orrore a cui è stata sottoposta.

La serata era iniziata con un giro sulla moto di Pesci, un aperitivo, un drink dietro l’altro, infine l’invito a seguirlo, «ti mostro il mio attico». Ma nell’appartamen­to è arrivato anche Anihem con la cocaina. La ragazza era già stordita dall’alcol e un rapporto con Pesci che avrebbe dovuto essere consenzien­te si è trasformat­o in uno stupro di gruppo.

La giovane è stata colpita alle spalle ed è caduta a terra tramortita. A quel punto i due l’hanna legato e imbavaglia­ta per impedirle di gridare. Per tutta la notte altri spacciator­i hanno fatto avanti e indietro dall’appartamen­to quando finivano le scorte di cocaina. Quando alle 7 del mattino l’hanno liberata, la 21enne, ha dovuto subire un ultimo interminab­ile abuso prima che arrivasse il taxi.

«Hanno usato tutte le forme di prevaricaz­ione che due uomini possono mettere in atto — ha detto il dirigente della Mobile Cosimo Romano —, violenze inaudite e brutali». Le indagini proseguono per capire se ci sono altre vittime dei festini di Pesci, che ha solo un precedente per guida in stato di ebbrezza.

«È una vicenda agghiaccia­nte, terribile anche da leggere fino in fondo — ha scritto su Facebook il sindaco Federico Pizzarotti —. Ora la nostra comunità faccia scudo attorno a questa giovane donna».

L’inchiesta

Si indaga per capire se in quell’attico altre ragazze abbiano subito le stesse violenze

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Commercian­teFederico Pesci, 46 anni, ha dei negozi di abbigliame­nto
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Pusher Aniyem Wilson Ndu, 53 anni, lo spacciator­e nigeriano arrestato

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