LUNGHE VACANZE ESTIVE PER I PARLAMENTARI E POI UNA RIPRESA SOFT
di Dino Martirano
Nel 2017, con Paolo Gentiloni a Palazzo Chigi, i parlamentari restarono in vacanza tra il 4 agosto e il 5 settembre. Ora, con la maggioranza giallo-verde, i giorni di chiusura estiva programmati per le aule parlamentari sono due in più (dal 9 agosto all’11 settembre) anche se poi, per martedì 4 settembre, alla Camera è stata calendarizzata una seduta straordinaria dell’assemblea per le comunicazioni del governo sul crollo del ponte autostradale di Genova. Un mese di vacanze non si nega a nessuno, dunque. E va detto anche che i parlamentari italiani, contando i giorni di ferie estive, risultano più virtuosi rispetto ai colleghi tedeschi e inglesi. Eppure, qualcosa stona al termine di un mese d’agosto in cui sono sembrati urgenti, se non necessari, gli atti di indirizzo del Parlamento quanto meno su temi come l’immigrazione e la sicurezza delle infrastrutture. Qualcosa non torna. Perché ora emerge, con plastica evidenza, che il calendario della ripresa dei lavori in aula di Camera e Senato propone un vero «slalom» tra i temi che dividono M5S e la Lega. All’ordine del giorno delle assemblee c’è un «pot-pourri» di provvedimenti che ha il forte odore del riempitivo. Al Senato, pur nulla togliendo al peso dei temi trattati, si prenderà tempo parlando di tre commissioni d’inchiesta: sulla Comunità di Forteto, sul terremoto dell’aquila, sul femminicidio. Alla Camera, al netto della conversione del Milleproroghe, si prevede che le sedute di settembre vengano dedicate a mozioni, interrogazioni e interpellanze.
Nel calendario d’aula di Camera e Senato non figurano (per ora) il taglio del pensioni d’oro sponsorizzato dal M5S né la legittima difesa targata Lega. C’è da prevedere, allora, che la melina in atto duri almeno fino al 27 settembre, ultimo giorno utile concesso al governo per la presentazione del Def (Documento di economia e finanza), la cui confezione costringerà M5S e Lega a prendere di petto molti dei temi fin qui lasciati nei cassetti.