San Donato guarda a Est, accordo negli Emirati Prossimo passo l’india
Prosegue la strategia che guarda all’estero del gruppo ospedaliero San Donato guidato da Paolo Rotelli, figlio di Giuseppe, l’imprenditore lombardo della sanità scomparso nel 2013. «Abbiamo aperto una sede a Dubai, promuovendo corsi di formazione per medici locali — ha spiegato ieri —. Ora, tramite questo accordo, intendiamo esportare le competenze dei nostri professionisti odontoiatri in un ospedale appena acquistato da Nmc Healthcare a Mumbai».
L’accordo è quello appena siglato a Lugano in occasione del Forum Middle East Mediterranean con BRS Ventures Investment Ltd, capofila di Nmc Healthcare, il più grande gruppo ospedaliero degli Emirati Arabi Uniti. L’obiettivo è sì, come ha spiegato ieri il gruppo ospedaliero italiano, «garantire ai gli ospedali che fanno parte del gruppo San Donato per un totale di 5.069 posti letto pazienti un livello di assistenza sicuro e di elevata qualità, facilitando la formazione e lo sviluppo del personale medico». Ma è anche farsi conoscere all’estero, come ha raccontato più di una volta in passato lo stesso Rotelli. «I russi vanno a curarsi in altri Paesi spendendo 3 miliardi di dollari l’anno. Di questi, 1,4 miliardi entrano nelle casse della Germania. Non vedo perché di fronte a milioni di persone che ogni anno vanno a curarsi negli Usa, in Gran Bretagna, in Svizzera o in Germania, non ci possa essere un made in Italy anche della sanità».
Va inteso così l’interesse internazionale del gruppo San Donato e gli occhi di Rotelli puntati oltreconfine. Tanto più che in India inizia a essere molto diffuso il turismo sanitario, come ha raccontato un reportage di «Foreign Policy» secondo cui gli ospedali indiani si stanno riempiendo di americani privi di assicurazione medica che arrivano a New Delhi per spendere meno. I medici locali hanno bisogno di alta formazione, il gruppo San Donato gliela offre. Esattamente come ha fatto a Dubai in cui il gruppo italiano ha chiuso un accordo di formazione da 500 mila euro. E sempre a Dubai è in fase di negoziazione un nuovo accordo del valore di 2 milioni.