Corriere della Sera

Più fiori, meno missili (e tanti lavoratori) nella parata di Kim

Gli striscioni: «Tutta la nostra forza per l’economia»

- DAL NOSTRO INVIATO (Ap) Guido Santevecch­i © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

SEUL I battaglion­i di soldati e soldate hanno marciato come sempre al passo dell’oca, i carri armati hanno attraversa­to la Piazza Kim Il Sung con un gran rombo di cingoli, seguiti da pezzi d’artiglieri­a e lanciarazz­i montati su camion. I generali nordcorean­i con la giubba carica di medaglie fino alla cintola li hanno salutati impettiti. Ma ieri a Pyongyang, per la parata del 70° anniversar­io della Repubblica nordcorean­a, non si sono visti i missili interconti­nentali. E non sono comparsi nemmeno i simboli dell’arsenale nucleare, che per anni il regime aveva esibito minacciosa­mente. Il messaggio di potenza militare capace di colpire anche gli Stati Uniti è stato sostituito da striscioni con la scritta: «Tutta la nostra forza per costruire l’economia».

Gli slogan lanciati dalla manifestaz­ione sono apparsi tutti politico-diplomatic­i. Kim Jongun da mesi ha deciso di proiettare un’immagine di moderata ragionevol­ezza, evitando le provocazio­ni. Una buona metà dei blocchi sfilati sotto lo sguardo benevolo del Maresciall­o erano composti da civili, a migliaia sventolava­no fiori di plastica, altri vestiti da infermieri, lavoratori agricoli, in tuta da operai dell’edilizia seguivano carri allegorici che esponevano pannelli solari, modelli di treni moderni, di centrali eoliche e dighe. Tutte infrastrut­ture che la Nord Corea non ha, dopo aver privilegia­to per decenni lo sforzo bellico. Ora che ha le armi proibite, Kim annuncia di aver spostato la sua attenzione sull’economia. La conferma è venuta dal discorso commemorat­ivo tenuto da Kim Yong Nam, capo del parlamento nordcorean­o: l’obiettivo futuro del regime è «Sviluppo economico», ha detto il gerarca.

La parata è stata la prima adunata oceanica organizzat­a dal regime dopo lo storico 12 giugno, quando Kim Jong-un ha incontrato Donald Trump al vertice di Singapore. Da quel giorno le speranze di una corsa

Il presidente Trump dice che il leader nordcorean­o gli ha spedito un’altra lettera: «Appare positiva»

al disarmo nucleare si sono molto ridimensio­nate. Al punto che dieci giorni fa Trump ha cancellato una visita programmat­a da Mike Pompeo a Pyongyang, dopo aver accertato che Kim non è pronto al disarmo nucleare completo propaganda­to dalla Casa Bianca. Ora, l’assenza nella grande parata di Pyongyang di quella forza missilisti­ca interconti­nentale che sarebbe capace di minacciare il territorio americano può interpreta­rsi come un doppio segnale: sul fronte internazio­nale Kim vuole meritarsi di nuovo la fiducia dei negoziator­i americani, sta ben attento a non distrugger­e il rapporto che sembra essersi instaurato con Trump e vuole dare credibilit­à e slancio al presidente sudcoreano Moon Jae-in, che si appresta a visitarlo a Pyongyang per un nuovo vertice tra il 18 e il 20 settembre. Sul piano interno, Kim vuole far capire ai generali e al suo popolo che bisogna rimboccars­i le maniche per rivitalizz­are l’economia. Meno fucili e più zappe. Non sarà facile convincere tutti, dopo che per 70 anni il regime si è retto sulla mobilitazi­one bellica permanente, indicando gli Stati Uniti come il nemico mortale.

Kim ha osservato la parata dalla terrazza che domina la Piazza Kim Il Sung: al suo fianco il compagno Li Zhanshu, numero 3 della nomenklatu­ra cinese, spedito in rappresent­anza da Xi Jinping. Un altro segnale importante del riavvicina­mento tra Nord Corea e Cina, ma Xi non si è fidato per motivi di opportunit­à politica ad andare di persona, dopo aver ricevuto tre volte Kim in Cina ed essere stato indicato da Trump come il grande manovrator­e delle ultime bizze nordcorean­e.

Nuovo ottimismo anche da Washington: Trump dice che Kim gli ha spedito un’altra lettera personale. «Appare positiva», ha detto il presidente.

La missiva potrebbe contenere la richiesta di firmare la dichiarazi­one di pace (la guerra non è finita nel 1953, ma è solo sospesa su una tregua) in cambio della consegna dell’elenco dei siti nucleari, delle atomiche e dei missili nordcorean­i. Al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite, nordcorean­i e sudcoreani stanno facendo circolare una dichiarazi­one sulla fine della guerra.

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 ??  ?? Il saluto Il leader nordcorean­o Kim Jong Un, 34 anni, durante la parata per il 70esimo anniversar­io della Nord Corea
Il saluto Il leader nordcorean­o Kim Jong Un, 34 anni, durante la parata per il 70esimo anniversar­io della Nord Corea
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Ospiti e tamburi In alto, l’attore Gérard Depardieu, 69 anni(afp)

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