Corriere della Sera

Si dimette il commissari­o indagato Braccio di ferro sulla ricostruzi­one

Genova, Toninelli: Toti aiuti gli sfollati. La replica: pensi agli errori del suo dicastero

- Giuseppe Alberto Falci

È un’altra giornata al veleno quella che si consuma sull’asse Genova-roma. Da un lato lo scontro sulla ricostruzi­one tra il governator­e Toti e i due ministri pentastell­ati Danilo Toninelli e Luigi Di Maio. Dall’altro le dimissioni di Bruno Santoro, ingegnere e membro della commission­e inchiesta sul ponte Morandi, costretto questa volta a lasciare la poltrona per essere finito nel registro degli indagati per disastro colposo, omicidio colposo plurimo e omicidio stradale e dunque in conflitto di interessi. Venti giorni fa quando emerse il conflitto di interessi per la doppia consulenza da 70 mila euro per Autostrade Santoro non solo non si dimise ma venne confermato da Toninelli.

La giornata è animata dal braccio di ferro tra Regione Liguria e l’esecutivo per la partecipaz­ione o meno di Autostrade per l’italia per la messa in opera del nuovo viadotto. Di buon mattino il ministro delle Infrastrut­ture Danilo Toninelli verga un tweet nel quale attacca il presidente della Regione Giovanni Toti dopo l’intervista rilasciata al Corriere: «Si preoccupi di far rientrare in casa gli sfollati per riprenders­i gli effetti personali e di dar loro un nuovo alloggio».

La replica piccata dell’azzurro non si fa attendere: «Il ministro dovrebbe preoccupar­si di ben altro rispetto a quello che faccio io, dato che i commissari del Mit ruotano come i giocatori in una partita di calcio».

Ma non finisce qui. Perché in questo contesto si registra anche il duello fra il vicepremie­r Luigi Di Maio e il governator­e Toti. Con il primo che annuncia «brutte notizie per Autostrade». E Toti che controrepl­ica così: «Dia piuttosto buone notizie ai liguri».

Nel frattempo nel corso della mattinata dopo l’indagine a suo carico e l’evidente conflitto di interessi, Bruno Santoro formalizza le dimissioni da membro della commission­e tecnica che indaga sul crollo del ponte Morandi e il ministero lo ringrazia «per la sensibilit­à e la profession­alità dimostrate» precisando «che appena dal 23 marzo scorso Santoro è dirigente della Divisione 1 della Direzione generale per la vigilanza sulle concession­arie autostrada­li».

Lo stesso Toninelli annuncia «un decreto legge in cui ci saranno importanti­ssime novità per Genova e i genovesi». Oggi incontrerà i sottosegre­tari Edoardo Rixi, Armando Siri e Michele Dell’orco per fare il punto sul provvedime­nto che «dovrebbe essere pronto entro la settimana». Una parte consistent­e del decreto si occuperà del capoluogo ligure.

Ci saranno misure ad hoc per gli sfollati, per le nuove abitazioni e per le agevolazio­ni alle imprese. Potrebbe anche esserci una norma che prevede la deroga al codice degli appalti per consentire immediatam­ente a Fincantier­i e all’architetto Renzo Piano di predisporr­e la fase operativa del progetto del nuovo ponte. Al momento però nessuno si sbilancia sulla cifra che palazzo Chigi stanzierà perché si concerterà con il Mef.

L’esecutivo intende voltare pagina. Non a caso pensa di istituire una banca dati unica sullo stato e la manutenzio­ne di tutte le infrastrut­ture. E potenziare la struttura di vigilanza con l’innesto di «almeno» 50 giovani ingegneri.

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