Si rivede Pinot Yates si arrabbia Aru affonda e saluta il Mondiale
La grande montagna partorisce topolini e bisticci. La sontuosa salita dei laghi di Covadonga, culmine della 15ª tappa della Vuelta, registra il trionfo solitario di Thibaut Pinot — tornato pimpante dopo il coccolone di Cervinia al Giro — e l’arrabbiatura in corsa del leader Simon Yates nei confronti del tentennante Nairo Quintana che non lo aiuta a chiudere sugli attacchi di Miguel Angel Lopez. Risultato: Lopez recupera sul leader 2” più abbuono, l’inglese stacca di 2” l’indistruttibile Valverde e Kruijswijk e di 4” il colombiano. La classifica è corta (Valverde e Quintana sono 2° e 3° a mezzo minuto, Lopez 4° a 43”) e, dopo il riposo di oggi, domani la sfida sarà sui 32 chilometri della crono individuale. In una classifica dominata da non specialisti del tic tac, Steven Kruijswijk, quinto a 1’29” dalla maglia rossa, è l’unico che può fare la differenza. Giornata disastrosa per Fabio Aru (foto), che già in mattinata aveva preso le distanze dalla sua partecipazione al Mondiale di Innsbruck paventando una condizione non buona. Il sardo ha perso oltre 5’ staccandosi già sulla penultima salita. Meste le dichiarazioni rilasciate via chat dalla sua Emirates: «Ho vissuto una tappa non buona come mi è capitato spesso durante la stagione. Ho sensazioni altalenanti. Spero di trovare altre giornate buone ma non sarà facile». La crisi fisica e psicologica dell’ex vincitore della Vuelta è profonda e purtroppo lontana dalla soluzione.