«Troppe donne senza lavoro Questo tipo di riforma sarebbe davvero sbagliata»
vvocato Gian Ettore Gassani, lei di divorzi e di affidi ne ha fatti davvero molti, come vede questa riforma che è arrivata ieri in Senato?
«Si usa la genitorialità per fare la rivoluzione copernicana del diritto di famiglia».
E quindi non le piace questa rivoluzione?
«Parte da un concetto totalmente sbagliato: l’abolizione dell’assegno di mantenimento».
Perché sbagliato?
«Proviamo a fare un esempio? Il 45 per cento delle donne nel Sud del nostro Paese non ha un lavoro: cosa devono fare se si separano e hanno pure un figlio? Ma non è soltanto questo».
Cos’altro?
«Ci sono padri che anche volendo non possono tenere i figli per la metà esatta del tempo, come vorrebbe questa riforma dell’avvocato Pillon. E quindi anche in questo caso l’abolizione
Idpadri Ci sono padri che anche volendo non possono tenere i figli per la metà esatta del tempo. Anche in questo caso l’abolizione dell’assegno di mantenimento non ha alcuna logica
dell’assegno di mantenimento non ha alcuna logica».
E cosa ne pensa della figura del mediatore familiare?
«Che proprio non si può mettere come obbligatoria la mediazione familiare».
E perché?
«Ma perché ci sono almeno il 20 per cento delle separazioni che hanno risvolti di tipo penale: cosa vuoi mediare in questi casi. Ci sono vicende che non sono minimamente risolvibili, che non si possono mediare. Non dimentichiamoci che la violenza in famiglia è la prima causa di morte».
Non c’è nulla che salva di questa riforma dell’affido condiviso?
«Non credo, questa è stata posta come una battaglia di genere di padri contro padri. E tra l’altro non tiene nemmeno conto delle nuove famiglie, dove ci sono due madri o due padri».
d Spese mediche Il mio ex non ha mai contribuito alle spese mediche: questa riforma ha calcolato che nel caso di una separazione possano esserci figli bisognosi di assistenza medica?
ignora Maria, ha sentito di questa riforma che vuole abolire l’assegno di mantenimento nell’affido condiviso?
«Non so come hanno fatto a pensare una cosa del genere».
Lei non si chiama Maria, vuole raccontare la sua storia senza comparire. Lei ha «anticipato» i termini della riforma...
«Sono ventitré anni che vivo un dramma. Il mio ex marito non mi ha mai voluto dare un euro per il mantenimento di nostra figlia».
Perché non li aveva?
«Ma va, è molto ricco».
E lei come ha fatto?
«Ho dovuto vendere tutto quello che avevo in casa: quadri, gioielli, tappeti».
Quanti soldi avrebbe dovuto darle?
«Circa 1.200 euro ogni mese. Qualche volta — ma solo quale volta — ha tirato fuori 400 euro».
Ma il suo ex marito sua figlia non