L’amico Lele e il malore La paura dei Negramaro
Il malore del chitarrista Spedicato. I messaggi e la solidarietà sui social
Paura nella comunità dei musicisti e dei fan dei Negramaro. Lele Spedicato, 37 anni, il chitarrista della band, è stato colpito da un’emorragia cerebrale. È stata la moglie Clio, incinta, a chiamare i soccorsi: l’ha trovato privo di sensi a bordo piscina. Un fiume di messaggi e solidarietà sui social.
Il senso di una band sta anche in questo. L’occhio di bue sul palco, le richieste di selfie dei fan e l’attenzione mediatica sono riservati quasi esclusivamente al leader. Come se gli altri non esistessero. Accade anche per i Negramaro. Anche se hanno sempre rivendicato la loro natura di gruppo, l’ultima volta per raccontare della crisi superata che ha portato all’ultimo album «Amore che torni», siamo abituati a identificarli con Giuliano Sangiorgi, voce e autore dei brani con in più un’esplosività creativa che lo porta a scrivere canzoni per altri e a firmare romanzi. Checco Zalone ci ha persino costruito una delle sue gag. I Negramaro non sono soltanto Giuliano. E nemmeno Giuliano e Andro, l’altro volto della band, il versante elettronico e milanese (di adozione) del gruppo.
L’ondata di commozione che si è diffusa sui social per l’incidente capitato ieri a Lele Spedicato, il chitarrista del gruppo, fa risaltare l’iceberg che sta sotto la punta. Il percepito, quantomeno nel caso dei Negramaro, è lo specchio fedele della realtà. Quella di un gruppo di amici che è partito dalla provincia di Lecce quasi 20 anni fa per arrivare a conquistare classifiche e stadi con un progetto in cui vita privata e carriera si sono mischiati fino a condividere per anni una sorta di comune in provincia di Parma. Ma anche ora che l’età li ha portati a farsi delle famiglie, l’idea di fare musica assieme, nella masseria di sempre, è rimasta.
Lele, 37 anni, adesso è ricoverato nel reparto rianimazione dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. La causa sarebbe un’emorragia cerebrale. Spedicato, si legge nel bollettino medico diffuso nel pomeriggio, «è costantemente monitorato» e «il quadro clinico presentato non permette di sciogliere la prognosi, che resta riservata». Ieri mattina la moglie Clio lo avrebbe trovato privo di sensi al bordo della piscina della loro villa di Lecce. Non si sa se sia stato un malore a provocare la caduta o se l’emorragia abbia fatto perdere i sensi al musicista.
In Rete è partito l’hashtag #Forzalele spinto anche dai messaggi di auguri che molti colleghi — Jovanotti, Fiorella Mannoia, Alessandra Amoroso, Ermal Meta e Nina Zilli fra gli altri — gli hanno voluto mandare. «Pensate forte forte al nostro Lele! Fortissimo» è invece il post della band.
Per dirla alla Beatles, Lele è the quiet one, quello tranquillo, dei Negramaro come George Harrison lo era per i Fab Four. È il più giovane e il suo carattere lo ha portato ad essere il collante del gruppo. Sempre sereno e sorridente, sul palco sembra andare in estasi, trasportato fisicamente in un’altra dimensione dal rapporto con lo strumento. Lo scorso anno si era sposato in Grecia con l’attrice teatrale Clio Evans e a luglio aveva annunciato di aspettare un bimbo postando una foto in cui dava il biberon proprio a una delle sue amate chitarre.
Legatissimo alle origini salentine e alla musica, aveva investito i primi guadagni in un’attività che tenesse assieme le due passioni: un bed and breakfast a Torre Lapillo, una delle spiagge più belle del Salento, in cui ogni camera è dedicata a una leggenda della chitarra blues. Dopo l’estate negli stadi, i Negramaro avrebbero dovuto debuttare il 15 novembre a Rimini con un tour nei palazzetti. La speranza dei fan è di trovarli tutti assieme sul palco.
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