Quel vertice a tre e la sfida finale sul commissario
ROMA Non sarà forse l’incontro decisivo per la scelta del nuovo commissario straordinario alla ricostruzione del ponte di Genova, ma certo quello di oggi alle 12 a Palazzo Chigi è un passaggio fondamentale, anche per capire i rapporti di forza. Perché il premier Giuseppe Conte incontra il governatore ligure Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci. E si comincia seriamente a discutere su chi sarà e su quali poteri avrà il nuovo commissario. Un nodo delicato, perché vede finora su fronti contrapposti il premier e i poteri locali, con i leghisti che provano a fare da mediatori. Conte, come è noto, vorrebbe una figura tecnica, un profilo più giuridico. Toti preferirebbe invece una personalità con una caratura politica. Ma soprattutto già ieri il governatore ha posto un tema decisivo, che sarà oggetto dell’incontro: Toti chiede che i poteri del nuovo commissario non assorbano quelli del commissario all’emergenza, che già c’è ed è proprio il governatore. Perché, spiega Toti, se il decreto resta come scritto oggi i poteri del Commissario per l’emergenza confluirebbero entro cinque giorni in quelli del commissario per la ricostruzione. Una ipotesi che la Regione respinge per evitare di allungare i tempi di interventi già avviati con successo. Tra le richieste che sindaco e governatore porteranno a Roma, anche una serie di deroghe non contenute nella prima stesura, come, per esempio, quella riguardante l’assunzione di personale pubblico. La Regione chiederà anche maggiore chiarezza per gli indennizzi alle imprese che sono ritenuti insufficienti. Le istituzioni locali chiederanno di reintrodurre le norme sugli ammortizzatori sociali e sul sostegno al reddito per lavoratori e professionisti. Ma chi lo farà il nuovo ponte? I 5 Stelle, com’è noto, non vogliono che la Società Autostrade abbia un ruolo. E così è nel decreto «salvo intese», che però, come da formula interlocutoria, potrebbe cambiare. Regione e Comune chiederanno garanzia di tutti gli investimenti contenuti negli accordi di programma con Autostrade, come la Gronda, per cui sono già stati messi in campo finanziamenti. Al vertice parteciperà il viceministro alle Infrastrutture, il leghista Edoardo Rixi.