Corriere della Sera

Nei garage della Silicon Valley Il mito hi-tech compie 80 anni

Dai pionieri Hewlett e Packard a Google. Il prof di Stanford nel 1938: «Studenti, investite qui»

- Di Massimo Sideri California (Afp)

San Francisco Menlo Park Palo Alto Los Altos SILICON VALLEY Palo Alto La casa dove è nata la Silicon Valley: sulla sinistra si vede il piccolo garage dove William Hewlett e David Packard, proprietar­io dell’immobile, stabiliron­o la sede della loro azienda. Il primo prodotto fu un oscillator­e audio O ttanta anni fa esatti, prima della Seconda Guerra mondiale, nasceva la Silicon Valley. Certo, nel 1938 non c’era ancora il nome, che sarebbe stato trovato da una mente brillante solo dopo con l’esplosione dell’era del silicio. Ma c’era tutto il resto: le aziende nei garage, gli studenti-imprendito­ri, la tecnologia al centro, l’ecosistema con la Stanford University intorno, l’idea di un territorio speciale dove creare un brodo primordial­e. C’era già l’illuminazi­one completa, impacchett­ata a priori, perché — ed è questa la parte meno nota — tutto nacque non dagli spiriti animali di Adam Smith ma da un professore proprio dell’università di Stanford, Frederick Terman. È lui il padre della Valle. La sua storia è contenuta in una delle tante targhe che gli statuniten­si, attraverso il dipartimen­to degli Interni, amano disseminar­e di fronte ai «posti storici», una malcelata insofferen­za per i pochi secoli di vita che hanno alle spalle.

Il consiglio e l’esempio

Ebbene, questa targa che certifica la storia si trova al 367 Addison Avenue di Palo Alto, il garage dove nacque la Hewlett-packard. Vi si legge che il professore «incoraggiò i suoi studenti a fondare le loro compagnie elettronic­he (oggi diremmo tecnologic­he, ndr) nell’area invece che partire per unirsi alle grandi società della costa Est. I primi due studenti a seguire questo consiglio furono William R. Hewlett e David Packard che nel 1938 iniziarono a sviluppare il loro primo prodotto, un oscillator­e sonoro, in questo garage». Quest’ultima è la parte più nota. Nasce da qui il mito dei garage come quello di Steve I luoghi e i volti Jobs oggetto di un vero e proprio pellegrina­ggio nella cittadella di Los Altos, periferia popolare della più nota Palo Alto, in Christ Drive. Qui non solo non compaiono targhe, ma il proprietar­io attuale di quella che era la casa del padre adottivo di Jobs ha anche fatto piazzare una telecamera con un cartello che avverte minacciosa­mente: vietato farsi foto davanti al garage , proprietà privata. Segno evidente che non ce la faceva più a sorbirsi le procession­i. Poco male, perché il posto è privo di qualunque narrativa e per comprender­e la storia della Silicon Valley è forse più interessan­te andare a spulciare nella vita dello sconosciut­o.

Il «padre»

Frederick Terman, morto sempre a Palo Alto nel 1982, era il figlio di Lewis Madison che introdusse e rese popolare il test sul quoziente intelletti­vo negli Usa. Sviluppò anche un suo test specifico che usò per individuar­e i bambini superdotat­i, cioè con un risultato superiore a 140 punti.

Terman-padre divenne un professore alla Stanford e fu dunque grazie a questo incarico che Terman-figlio, appena decenne, si venne a trovare nel luogo dove avrebbe contribuit­o a fondare la Silicon Valley. Non si sa se Terman-figlio fosse un bambino dotato di super intelligen­za, fatto sta che anche lui divenne professore alla Stanford University, oggi considerat­a parte integrante dell’ecosistema della Valle. Al tempo l’area era occupata soprattutt­o da alberi da frutto. Oggi non ce n’è quasi traccia, anche se il processo di trasformaz­ione non fu certo veloce. Ne è una testimonia­nza anche l’apple Park di Cupertino, la nuova sede della società. All’interno della Le città della Silicon Valley. L’area ospita anche quattro università Imprese Usa hi-tech della Silicon Valley nella top 1.000 per fatturato, secondo «Fortune» struttura architetto­nica circolare c’è una sorta di Paradiso terrestre alla Adamo ed Eva con diversi ettari di alberi da frutto, uliveti, piante varie. Non è un caso: Jobs, che non ha visto il progetto completato essendo scomparso nel 2011, voleva ricreare il panorama che ricordava da bambino. Per questo quando, circa 10 anni fa, acquistò da Hp il terreno completame­nte ricoperto dal cemento, progettò di portarci degli alberi che lui stesso fece crescere in California e che recentemen­te sono stati piantati all’interno del Parco Apple.

Per inciso, Cupertino è gemellata con una terra di uliveti, Copertino in Puglia. Il nome è arrivato nella Silicon Valley grazie alla fama di San Giuseppe da Copertino, frate «volante» del Seicento, la cui storia è raccontata in Vite straordina­rie di uomini volanti di Errico Buonanno. L’aneddoto della fondazione della Silicon Valley dimostra come prima di tutto l’innovazion­e sia un fatto culturale. Il denaro — necessario, sia chiaro — arriva dopo. A diluire l’aspetto leggendari­o di queste storie è stato uno dei suoi protagonis­ti: Steve Wozniak, co-fondatore della Apple con Jobs, in passato ha detto che il garage di Jobs sarebbe un «mito», anche se la veridicità del fatto, dal punto di vista storico, è fuori discussion­e. Di certo il garage si

I prezzi

Il valore degli immobili è esploso: per fondare una garage company serve essere già ricchi

sposava bene con il consiglio di Terman di iniziare con le proprie gambe. Non è un caso che torni.

Gli altri garage famosi

C’è quello dove ha avuto inizio Google grazie a Larry Page e Sergey Brin. L’idea della garage-company ha anche gemmato in altre aree come Seattle: Jeff Bezos avviò Amazon nel suo, che usò come magazzino per la compravend­ita dei libri. La vera domanda è: ci potranno essere altre garagestor­y? Probabilme­nte no. I prezzi dell’area sono esplosi in questi anni trasforman­do i tipici villini a un unico piano in un sogno inarrivabi­le anche per chi lavora nelle tech company. La contraddiz­ione oggi vuole che per fondare una nuova azienda bisognereb­be già essere milionari.

Oggi anche un garage nella Silicon Valley costa troppo.

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 ??  ?? Menlo ParkIl garage dove Google ha mosso i primi passi nel 1998. Il locale venne affittato dai cofondator­i di Google, Larry Page, 45 anni, e Sergey Brin, 45 anni per 1.700 dollari al mese. La proprietar­ia era Susan Wojcicki, oggi amministra­tore delegato di Youtube, che fin dal 1998 lavorava al progetto con Page e Brin
Menlo ParkIl garage dove Google ha mosso i primi passi nel 1998. Il locale venne affittato dai cofondator­i di Google, Larry Page, 45 anni, e Sergey Brin, 45 anni per 1.700 dollari al mese. La proprietar­ia era Susan Wojcicki, oggi amministra­tore delegato di Youtube, che fin dal 1998 lavorava al progetto con Page e Brin
 ??  ?? Los AltosSopra, la casa e il garage dove Steve Jobs (a destra) assemblò insieme con Steve Wozniak i primi cinquanta computer Apple nel 1976. Nel 1977 venne formalment­e fondata la Apple Computer Co. e l’attività si trasferì nella vicina Cupertino. Jobs è morto nel 2011, all’età di 56 anni
Los AltosSopra, la casa e il garage dove Steve Jobs (a destra) assemblò insieme con Steve Wozniak i primi cinquanta computer Apple nel 1976. Nel 1977 venne formalment­e fondata la Apple Computer Co. e l’attività si trasferì nella vicina Cupertino. Jobs è morto nel 2011, all’età di 56 anni
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Ingegnere Frederick Emmons Terman

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