La scuola che non ha posto per i suoi bocciati
Quest’anno mia nipote di 15 anni è stata bocciata. La ragazza ha frequentato l’istituto Cova di formazione professionale, iscritto all’albo regionale degli operatori accreditati per i servizi di istruzione e formazione della Regione Lombardia. Al ritiro della pagella, ci è stato detto che non avrebbe potuto ripetere la seconda da loro (è diritto di ogni studente!), perché non le era stata assegnata la dote dalla Regione. La stessa sorte è toccata a 7 dei 9 bocciati (a 2 alunni è stato permesso di ripetere l’anno). La scuola si è giustificata dicendo che anche tecnicamente sarebbe stato impossibile accogliere i bocciati, perché non ha aule fornite di banchi e sedie sufficienti per accogliere ragazzi in più (la seconda classe, nel 2018/19, avrà una sola sezione). L’aggravante è che non esistono istituti analoghi dove proseguire il percorso scolastico e nessuna scuola statale riconosce a mia nipote il primo anno svolto con successo. Pertanto perde 2 anni e non 1. Abbiamo chiesto più volte alla Fondazione Cova di fornirci un documento ufficiale, ma ha temporeggiato fino al 28 giugno, quando le eventuali scuole selezionate avevano già raggiunto il numero di iscritti; così siamo stati costretti a iscriverla a una scuola privata. Non siamo riusciti a parlare con la direttrice della Fondazione e siamo ancora in attesa che la direttrice generale Istruzione e formazione della Regione Lombardia ci riceva. Monica C., Milano