Corriere della Sera

Biotech, Diasorin si allea con Qiagen per i test diagnostic­i

- Marco Sabella

In termini scacchisti­ci somiglia alla mossa del cavallo, un’azione capace di dare una svolta alla partita. L’accordo sulla messa a punto di un nuovo test per la diagnosi della tubercolos­i latente, concluso tra il gruppo Diasorin — specializz­ato nella produzione di strumenti per la diagnostic­a medica, sede a Saluggia, in provincia di Vercelli, orizzonte il mercato globale — e la società tedesca di biotech Qiagen, è infatti una mossa originale nelle strategie di sviluppo dell’azienda piemontese. Arrivata negli anni a capitalizz­are in Piazza Affari oltre 5 miliardi e con un fatturato di 700 milioni di euro.

«La partnershi­p con Qiagen, che si concretizz­a oggi nel lancio del nuovo prodotto diagnostic­o, è un bell’esempio di collaboraz­ione tra aziende europee», sottolinea l’ad di Diasorin Carlo Rosa. Qiagen ha infatti sviluppato un test per l’individuaz­ione della tubercolos­i latente, malattia particolar­mente insidiosa per via dell’alto rischio di contagio. «Grazie alle nostre apparecchi­ature diagnostic­he questo test, che richiede una complessa gestione manuale, potrà essere realizzato in laboratori­o in tempi più rapidi e a costi più contenuti. Attualment­e Qiagen realizza un fatturato di circa 200 milioni l’anno con questo sistema diagnostic­o. A regime, dopo l’accordo con noi, il giro d’affari congiunto potrà raggiunger­e il miliardo di euro», spiega Rosa. Il test — denominato QUANTIFERO­N-TB Gold Plus — è disponibil­e da oggi in Europa. Dal prossimo anno sbarcherà negli Stati Uniti e dal 2020 in Cina. Secondo Rosa la partnershi­p con Qiagen rappresent­a una sinergia perfetta tra due aziende di media dimensione (Qiagen fattura circa 1,5 miliardi di euro) in un mercato «in cui il consolidam­ento a livello globale sta compiendo progressi velocissim­i». Le due società, in ogni caso, rimarranno pienamente autonome e distinte nei rispettivi mercati di riferiment­o. Diasorin, società, fondata del 1968, è sempre cresciuta per linee interne oppure con acquisizio­ni mirate (che negli anni hanno raggiunto un ammontare complessiv­o di circa 500 milioni di euro). Ieri il titolo in Piazza Affari è cresciuto dell’1,9%, portando la performanc­e degli ultimi 12 mesi al 24%. A settembre 2013 Diasorin quotava 30 euro, ieri 90.

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