Siri: il ministro conosceva il contratto E ha accettato
Tra i pilastri dell’azione economica del governo figurano più investimenti, taglio delle tasse e lotta alla povertà. Come si concilia con il rispetto degli impegni europei?
«Si può conciliare partendo dal presupposto che abbiamo in mente un Paese che cresca — spiega Armando Siri, sottosegretario al ministero delle Infrastrutture in quota Lega — salvo acquisire la consapevolezza che vanno rivisti alcuni obiettivi troppo stringenti, mi riferisco all’obiettivo di deficit del prossimo anno all’1,6%. Un tetto eccessivo che preclude ogni possibilità di manovra, quello che serve è un minimo di flessibilità».
Uno dei temi più delicati riguarda le coperture. In particolare sembrano esserne sprovviste le misure avanzate dal M5S.
«Siamo al lavoro per individuare un paniere comune, tenendo conto degli obiettivi da condividere, a cominciare dal reddito di cittadinanza su cui punta il M5S: l’idea è partire con gradualità potenziando i centri per l’impiego e con un intervento sul Rei (reddito di inclusione, ndr). Per le coperture procedono gli approfondimenti per individuare sprechi, inefficienze con limature continue su tutto».
In queste ore Di Maio incalza Tria dicendo che «un ministro serio trova le risorse per gli italiani in difficoltà». Sembra quasi un benservito...
«Diciamo subito che fare il ministro dell’economia non è facile. Però, va anche aggiunto che prima di accettare l’incarico Tria ha letto il nostro contratto, quindi non si tratta di richieste impreviste o inaspettate. Alla fine avrà la meglio la ragionevolezza e la consapevolezza che c’è un governo del cambiamento e che tutti noi dobbiamo rispettare gli impegni assunti con gli elettori».