Ferragamo: finalmente ho ripreso a dormire di notte
Il presidente Ferruccio: abbiamo commesso errori, ma l’amministratore delegato ora è una sicurezza
MILANO «È una gioia per me l’aver nominato il primo amministratore delegato donna di un’azienda del lusso che fattura più d’un miliardo? Certo, perché ho scelto una persona — Micaela Le Divelec, ex direttore operativo di Gucci ed ex direttore operativo di Ferragamo, nominata ad a fine luglio, ndr — di straordinaria intelligenza, capacità, e di grande educazione, ed è importante l’educazione, non dimentichiamocelo. Ma soprattutto sono tranquillo perché è finita una fase della storia di quest’azienda che, lo dico tranquillamente, non mi è piaciuta. E adesso ho ripreso a dormire di notte». Ferruccio Ferragamo presidente della Salvatore Ferragamo, ha la pacatezza dei modi da gentleman fiorentino ma si esprime con franchezza: per sei mesi ha retto l’azienda fondata da suo padre Salvatore come amministratore delegato in un interim difficile, e ammette gli errori di una gestione precedente che non l’aveva convinto — non aveva convinto la famiglia come del resto la maggior parte degli osservatori — e che è felice sia finita con l’incarico a Le Divelec.
«È importante che ci sia una donna a capo di Salvatore Ferragamo? Sì, anche perché questa azienda c’è, oggi, grazie a mia madre (97 anni nel prossimo dicembre, ndr)e grazie a mia sorella Fiamma (scomparsa nel 1998 a soli 57 anni, ndr) che dopo la morte di mio padre la trasformarono in quello che è oggi, una grande casa. Perché mio padre era uno straordinario artista, che ricordo plasmare modellini di scarpe con le mani quasi senza guardarli mentre parlava d’altro con l’interlocutore, ma al momento della sua morte questa era un’azienda che realizzava in maggior parte scarpe da donna su misura. Ora facciamo prêt à porter, scarpe da donna, da uomo, le borse, la moda. È il frutto del lavoro di mia madre e di Fiamma in primis».
L’idea di aver perso un anno e mezzo con errori strategici che all’esterno parevano evidenti — la moltiplicazione degli incarichi creativi, una grande sfilata all’aperto a Piazza Affari affidata a uno stilista in uscita dopo poche settimane — non scoraggia Ferruccio Ferragamo «perché l’azienda è sana con persone eccezionali e un manufatturiero di livello assoluto. Ora c’è Micaela, con lei mi sento tranquillo, come con gli stilisti Paul Andrew (accessori, donna) e Guillaume Meilland (menswear). Sa perché? Perché al momento della nomina ha scritto una lettera a tutti noi. E mi ha emozionato: per il gesto e per il contenuto. Ama e rispetta questa azienda, il suo potenziale, la sua tradizione. Io sono per la delega, non ho la pretesa di dirigere ma bisogna lavorare insieme: sono entrato in azienda a 18 anni, 53 anni fa. La conosco abbastanza bene…».
d Questa azienda c’è grazie a mia madre e a mia sorella Fiamma. Ecco perché ho voluto una donna ai vertici della maison