La normale famiglia di eroi combatte la realtà virtuale
Butta bene per i sequel. Dopo quello brillante di Mamma mia!, ricco di coreografie e battute originali, ecco 14 anni dopo la prima puntata l’attesa avventura Pixar della famiglia di super eroi Gli incredibili 2 che fu, in epoca Bush, il primo film a vincere l’oscar per la animazione e Brad Bird doppierà poi con Ratatouille.
La trovata della «normalità» dei super uomini eroi torna in grande stile perché i Parr vengono considerati fuorilegge e spediti ai domiciliari, ma poi lei, Elastigirl, promuove il riscatto dell’immagine e il pericolo di Screenslaver, ipnotizzaschermi che manipola le persone a distanza peggio dei politici, richiama in servizio il temporaneo «mammo» e i tre piccini dotati di poteri extra ed ogni riferimento ai «Fantastici 4» non è casuale. Compagno di classe di John Laseter e Tim Burton, allevato coi Simpson, il 61enne Bird firma un prodotto non allineato coi soliti decuplicati in questi anni, ma alterna con garbo poteri paranormali come velocità, elasticità ed invisibilità, a impotenze normali con scene di vita coniugale: il misto funziona, diventa avventura Pixar ma anche sit com.
Accettando il fatto che dopo 14 anni nessuno è invecchiato, il racconto è divertente, e ora si lancia a salvare il mondo tipo 007, ampiamente citato, e ora torna a casa a consumare liti di famiglia, rendendo visibile il messaggino contro la dittatura dei media e il terrorismo dei social: il pericolo peggiore è il mondo virtuale. Sorpresina dopo i titoli di coda alla Saul Bass.