Corriere della Sera

Le signore degli Esteri riunite per contare di più

A Montréal il primo vertice mondiale per colmare la disparità di genere. Arrivano in 17 sulle 30 in carica

- Di Monica Ricci Sargentini

Si sono ritrovate a Montréal, in Canada: 17 delle 30 ministre degli Esteri in carica in 196 Paesi. Dalla Norvegia alla Namibia. Nell’agenda c’è l’obiettivo di incentivar­e la presenza delle donne in politica e nelle posizioni di comando al fine «di promuovere la pace, la sicurezza ed eliminare la violenza di genere».

L’obiettivo è chiaro a tutte: incentivar­e la presenza delle donne in politica e nelle posizioni di comando al fine «di promuovere la pace, la sicurezza ed eliminare la violenza di genere». Raggiunger­lo non sarà facile ma il primo vertice mondiale delle ministre degli Esteri che si è svolto ieri e l’altro ieri a Montréal, in Canada, è sicurament­e un segnale forte. A presiedere l’incontro la responsabi­le della diplomazia canadese, Chrystia Freeland, e l’alta rappresent­ante dell’unione Europea per gli Affari Esteri, Federica Mogherini. Su 30 ministre degli Esteri in carica 17 erano a Montréal in rappresent­anza di Andorra, Bulgaria, Costa Rica, Croazia, Repubblica Dominicana, Ghana, Guatemala, Honduras, Indonesia, Kenya, Namibia, Norvegia, Panama, Sudafrica, Ruanda, Saint Lucia e Svezia.

I numeri dimostrano che di strada da fare ce n’è ancora tanta. Basti pensare che gli Stati riconosciu­ti a livello internazio­nale sono 196, il che relega a un misero 15% la rappresent­anza femminile nei vertici della diplomazia. Ma fondamenta­le è anche l’agenda: pensare una politica estera femminista che metta al primo posto l’empowermen­t delle donne e delle bambine perché «quando siamo tutte coinvolte nel processo delle decisioni le nostre società diventano più forti, le nostre economie e la nostra classe media diventano più prospere e le nostre nazioni più sicure» ha spiegato Freeland. E Mogherini ha voluto sottolinea­re i traguardi raggiunti: «Abbiamo compiuto passi da gigante - ha detto —. Molte di noi sono state le prime donne ad essere nominate ministre degli Esteri nei nostri Paesi».

Parole di incoraggia­mento ma anche moniti sono arrivati dalle dieci rappresent­anti della società civile che ieri mattina hanno incontrato le leader politiche. Tra queste Beatrice Fihn, direttrice della campagna per l’abolizione delle armi nucleari, Razia Sultana del Rohingya Women Welfare e Leymah Gbowee, l’attivista liberiana premio nobel per la

Sicurezza La presenza femminile nel processo decisional­e crea società più sicure

pace. «Non basta dirsi femministe — ha detto Beth Woroniuk del Match Internatio­nal Women’s Fund — , noi vi giudichere­mo dalle vostre azioni perché è inutile pronunciar­si a favore dei diritti delle donne se poi si vendono armi all’arabia Saudita». E Theo Sowa, amministra­trice delegata del Fondo per lo Sviluppo delle Donne Africane, ha lanciato un appello a pensare «a campi per i rifugiati dove le donne non corrano pericoli». «L’importante — ha detto, in un discorso molto toccante — è che non ci facciate sentire sole. Noi africane quando entriamo in un luogo dove si prendono decisioni importanti spesso siamo le uniche donne. E la sensazione è di grande isolamento». Quello che Sowa forse non immagina è che lo stesso accade anche in molti Paesi «sviluppati».

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Fotografia di gruppo per le ministre degli Esteri che erano presenti al summit di Montréal, in Canada. Nel mondo sono trenta
 ??  ?? 1 Ekaterina Zakharieva (Bulgaria)2 Retno Lestari Priansari Marsudi (Indonesia)3 Lindiwe Nonceba Sisulu (Sudafrica)4 Federica Mogherini (Alta rappresent­ante della Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza)5 Chrystia Freeland (Canada)6 Margot Wallstrom (Svezia)7 Sarah Flood Beaubrun (Saint Lucia)8 Shirley Ayorkor Botchwey (Ghana)9 Marija Pejcinovic (Croazia, è anche vicepremie­r)10 Ine Eriksen (Norvegia)11 Isabel de Saint Malo de Alvarado (Panama, è anche vice presidente)12 Epsy Campbell Barr (Costa Rica, è anche vice presidente)13 Monica Juma (Kenya) 14 Sandra Erica Jovel Polanco (Guatemala)15 Maria Ubach Font (Andorra) 1 9 2 10 3 11 4 12 5 13 6 14 7 15 8
1 Ekaterina Zakharieva (Bulgaria)2 Retno Lestari Priansari Marsudi (Indonesia)3 Lindiwe Nonceba Sisulu (Sudafrica)4 Federica Mogherini (Alta rappresent­ante della Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza)5 Chrystia Freeland (Canada)6 Margot Wallstrom (Svezia)7 Sarah Flood Beaubrun (Saint Lucia)8 Shirley Ayorkor Botchwey (Ghana)9 Marija Pejcinovic (Croazia, è anche vicepremie­r)10 Ine Eriksen (Norvegia)11 Isabel de Saint Malo de Alvarado (Panama, è anche vice presidente)12 Epsy Campbell Barr (Costa Rica, è anche vice presidente)13 Monica Juma (Kenya) 14 Sandra Erica Jovel Polanco (Guatemala)15 Maria Ubach Font (Andorra) 1 9 2 10 3 11 4 12 5 13 6 14 7 15 8
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