Corriere della Sera

Auto elettriche, meno spese e più Pil

Gli esperti all’aspen Institute: Italia favorita dal calo dell’import di petrolio

- Andrea Ducci

Il punto di arrivo è la scomparsa delle auto con motori benzina o diesel. La transizion­e verso la mobilità ecososteni­bile prefigura un cambiament­o che analisti ed economisti studiano da tempo per valutare in che misura l’economia beneficerà dei trasporti ecososteni­bili. Il documento «Fuelling Italy’s Future», elaborato da European Climate Foundation, Cambridge Econometri­cs, Transport and Environmen­t ed Enel Foundation, presentato all’aspen Institute, evidenzia numeri importanti: «Nel 2030 la spesa annua per il carburante di un’auto di piccole dimensioni sarà inferiore in media di 353 euro a quella del 2020», indica l’analisi. Nel 2030 il proprietar­io di un’auto elettrica di piccole dimensioni risparmier­à in media 917 euro all’anno sui costi di carburante e di manutenzio­ne, recuperand­o così i costi maggiori per l’acquisto rispetto a un veicolo convenzion­ale. Sempre nel 2030 lo studio calcola in 2,3 miliardi di euro di Pil il valore della ricchezza aggiuntiva ottenuta grazie al taglio delle importazio­ni di petrolio. I nuovi posti di lavoro creati sono stimati pari a 19.225 unità. Sul versante delle emissioni di anidride carbonica e di ossido di azoto delle auto, la riduzione prevista sarà rispettiva­mente del 32% e del 65% rispetto ai livelli del 2017. «La mobilità elettrica non va subita ma sostenuta, noi lo stiamo facendo con un piano per l’infrastrut­tura di ricarica — osserva Carlo Tamburi, direttore Italia del Gruppo Enel — che prevede l’installazi­one di 7 mila colonnine di ricarica entro il 2020 e 14 mila entro il 2022. Stiamo inoltre promuovend­o una carta dei Comuni con le Città metropolit­ane per una visione complessiv­a del settore».

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