Il «Romanzo italiano»: Giulio confessa
La puntata di Silvia Avallone nella storia a staffetta de «la Lettura», colloquio a tre sul corpo e la mente
Con il corpo e con la mente. La scrittrice americana Siri Hustvedt da anni è immersa nello studio delle neuroscienze, interessandosi proprio al rapporto fra soma e psiche. In occasione dell’uscita del suo nuovo libro Le illusioni della certezza (Einaudi), l’autrice — nel nuovo numero de «la Lettura», in edicola da oggi fino a sabato 29 settembre — dialoga con due scienziati di fama mondiale: Antonio Damasio e Vittorio Gallese. Scrive Vincenzo Santarcangelo, nelle tre pagine dedicate alla Hustvedt che «questo libro svela un orizzonte davvero sterminato e la trasversalità di uno sguardo curioso, perennemente in movimento e mai sazio».
E, per usare nuovamente una parola, trasversalità — che, fra l’altro, caratterizza fortemente «la Lettura» — il passo dalle neuroscienze alla fiction letteraria è breve. Basta sfogliare le pagine, che attraverso il Festival internazionale della Robotica a Pisa, il Museo del futuro che aprirà a Dubai nel 2019, la sezione libri — che ospita tra l’altro Alessandro Piperno sul libro di Edna O’brien Un feroce dicembre (Einaudi Stile libero) — e poi ancora il teatro e la musica (con il dialogo tra i fratelli, nella vita e nel jazz, Enrico e Gabriele Pieranunzi), portano alla nuova puntata del «Romanzo italiano» a staffetta, firmata da Silvia Avallone. Che mette Giulio alla strette. E lo fa confessare. È il momento di fare quella telefonata. O adesso o mai più. Sale così ancora la tensione nella storia e arriva a temperature febbrili, giocate tra le penne dei nostri otto scrittori: oltre ad Avallone, Fabio Genovesi — che firmerà l’episodio del 30 settembre —, Emanuele Trevi, Teresa Ciabatti, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni e Sandro Veronesi, che hanno voluto continuare una trama dall’esito imprevedibile. Nella sezione dedicata ai racconti, arriva inoltre Jhumpa Lahiri.