Esposizioni e musica Com’è vivace il lungolago
Assemblaggi «Star card table» è un olio su tela del 1962 di Peter Phillips, artista britannico che lavora con assemblaggi e collage
Accogliente, elegante, vitale: una città proiettata verso il futuro e al tempo stesso a misura d’uomo. Oggi Lugano non è più solo la terza piazza finanziaria della Svizzera: da qualche anno si è trasformata in una realtà culturale sempre più brillante, sfaccettata, qualitativamente alta. Punta di diamante di questo nuovo look è il centro Lugano Arte Cultura, in sintesi il LAC, inaugurato nel 2015 su progetto di Ivano Gianola: ardito inserto architettonico nella quiete del lungolago e struttura multifunzione per l’unione delle arti, tra mostre, concerti e spettacoli. É la nuova casa del MASI, Museo d’arte della Svizzera Italiana, dove fino al 6 gennaio prossimo è in programma la rassegna «Magritte. La ligne de vie»: un omaggio al maestro belga del Surrealismo attraverso 90 opere esemplari, diversi pezzi raramente visti in pubblico. Sempre al LAC il 26 settembre apre Luganoinscena, variegato cartellone tra musica, balletto, teatro classico e sperimentale, mentre il 28 prende il via la stagione di Lugano Musica, primo appuntamento con l’orchestre de Paris diretta da Daniel Harding, ospite la virtuosa del violino Carolin Widmann. Un acronimo che si ricorda anche per Wopart, Work on paper art fair, nuova formula sul fil rouge esclusivo delle opere su carta: al Centro Congressi, la manifestazione, che chiude oggi, accoglie oltre cento espositori specializzati da tutto il mondo, puntando su un settore in crescita nel mercato dell’arte. Per l’occasione la città è coinvolta nella prima edizione di un’art Week con vernici ed eventi in spazi pubblici e privati. Nei ritagli di tempo libero si fa shopping in via Nassa o ci si rilassa nel verde ben curato del Parco Ciani.