Corriere della Sera

Brillano le stelle viola, la Fiorentina è seconda

Travolta la Spal. Primo gol per Pjaca, poi Milenkovic e Chiesa, davanti al fratello-raccattapa­lle

- Fiorentina Spal 3 0 Monica Colombo

Stefano Pioli a fine gara, prudente, dirà che «almeno sei squadre ci sono superiori», ma intanto la Fiorentina, implacabil­e nel fortino del Franchi, ottiene il terzo successo casalingo, vola al momentaneo secondo posto in classifica, batte la Spal che fino a ieri aveva incassato una sola rete in 4 gare, e esibisce il meglio del repertorio degli attaccanti.

Il vincitore morale della giornata è Pantaleo Corvino che ha insistito con Beppe Marotta per ottenere il prestito con diritto di riscatto di Marko Pjaca, il talento croato smarritosi fra infortuni e prestito in Bundesliga; ha scovato il difensore serbo Milenkovic, ieri al 2° gol in campionato; ha respinto con veemenza le avance estive di Inter e Juventus, determinat­e ad accaparrar­si Federico Chiesa, l’uomo copertina della Fiorentina.

Contro la Spal che, a dispetto del penultimo budget della serie A, aveva fino a ieri mostrato trame spettacola­ri, la squadra di Pioli si prepara al meglio all’esame di maturità con l’inter. Al 18’ Pjaca segna il primo gol in A sfruttando un disimpegno da dopolavori­sta di Fares nella propria area (lancio di Biraghi), mentre 10’ dopo Milenkovic di testa capitalizz­a il corner di Veretout e la posizione maldestra di Gomis.

Gli emiliani faticano a riorganizz­arsi, trovando nel solo Lazzari una spina nel fianco dei viola. Non è un caso che Biraghi nell’intervallo venga lasciato da Pioli negli spogliatoi per proporre lo slovacco Hancko, al suo esordio. Eppure contro il fiorentino Semplici, ieri alla 200ª gara fra i profession­isti, è ancora la squadra viola a trovare il gol che chiude la gara. Lo segna Chiesa, sotto gli occhi di babbo Enrico e davanti a Lorenzo, il fratellino di 14 anni, entrato quest’estate nei Giovanissi­mi della Fiorentina, dopo un passato nella Settignane­se. Raccattapa­lle a bordocampo, stralunato, viene sommerso dall’abbraccio di Federico. «Sappiate che Lorenzo è ancora più forte di lui...» sentenziò papà Enrico. Pensa te.

Famiglia di razza Lorenzo gioca nei Giovanissi­mi. Papà Enrico: «Pensate che lui è ancora più forte...»

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