Finlandia, il russo che compra isole e l’intrigo arrivato fino in Italia
Tre arresti mentre la polizia cerca di far luce su una vicenda di riciclaggio e spie
nato in Russia ma con cittadinanza maltese e residenza in Ungheria, che guida una società immobiliare dalle casse apparentemente semi-vuote, e con questa compra da anni isolette, boschi, pezzi di costa, nel cuore e intorno all’arcipelago di Turku: cioè in una delle zone militarmente più strategiche per la sua vicinanza alla Russia.
Compra, e costruisce: moli, un eliporto, strade di collegamento. Negli ultimi 7 anni, 9,2 milioni di euro in terreni comprati e venduti, ma soprattutto comprati, per poi magari essere rivenduti a un proprietario anonimo. La polizia nazionale sospetta una colossale operazione di riciclaggio, altri più in alto pensano alla classica storia di spie. Ma in grande, proprio alla Fleming.
Le indagini
La società sotto indagine, fondata nel 2007, si chiama Airiston Helmi, ha dei rami che arriverebbero in Polonia ed Estonia. E anche in Italia, nel Bresciano, dove avrebbe trovato un nuovo nome e una nuova veste, secondo quanto riferiscono quotidiani finlandesi, ungheresi e la stessa radio-tv pubblica finlandese. Nessuno sa con certezza a chi appartenga la Airiston Helmi, anche se le fonti ufficiali la definiscono «di proprietà straniera». Secondo gli inquirenti di Helsinki, almeno fino a 4 anni fa i suoi soci erano russi. Nel novembre 2016, una seduta straordinaria del consiglio di amministrazione sarebbe stata tenuta a Brescia (in precedenza, i soci si sarebbero che compra da anni isole e terreni nell’arcipelago di Turku, zona strategica per la vicinanza alla Russia
● La società, fondata nel 2007, con rami che arriverebbero in Polonia, Estonia e anche in Italia, nel Bresciano, è finita sotto indagine
● La polizia finlandese sospetta una colossale operazione di riciclaggio e ha arrestato tre persone compreso il russo riuniti a San Pietroburgo). A Brescia, secondo il giornale Ilta-sanomat, vennero nominati amministratori «un italiano di 63 anni e una donna di 46 che viveva a Parais (in Finlandia, ndr)». E la proprietà dell’impresa apparteneva, «almeno in quel momento», alla Perlago, Srl, Italia.
Meccanismo societario
Ma subito dopo secondo quanto ricostruito dalla stampa finlandese attingendo al Registro delle imprese italiano, Perlago ha cambiato il suo nome in Finnova, e Finnova risulta intestata al 100% all’italiana Aletti Fiduciaria. Quest’ultima a sua volta è posseduta da Banca Aletti S.P.A., che è parte del gruppo Bancobpm.
Storia intricata, con una prima risposta che arriva dall’italia: «Aletti Fiduciaria precisa che, come tutte le società fiduciarie, opera sulla base di un mandato senza rappresentanza, e risulta di conseguenza intestataria dei beni che le sono intestati da soggetti terzi : il titolare dei beni ne conserva l’effettiva proprietà. La fiduciaria è tenuta al vincolo di riservatezza e non può divulgare il nominativo del titolare effettivo dei beni salvo richiesta delle autorità competenti, che non ci è al momento pervenuta».
Il drone
Nel frattempo, su al Nord, sono accadute anche altre cose. Milioni di euro
I soldi girati negli ultimi 7 anni nella Airiston Helmi tra terreni comprati e venduti, ma soprattutto comprati, a volte poi rivenduti a un proprietario anonimo Tempo fa, per esempio, un gruppetto di giornalisti investigativi ha inviato nei cieli dell’arcipelago Turku un drone munito di telecamera. Lo spione volante è tornato indietro dopo un po’, ma senza più telecamera.
I pescatori e i pochi contadini della regione, già depressi per le grandi calure e gli incendi estivi, non ci avranno badato più di tanto. Ma uno come Fleming avrebbe infilato quel drone già all’inizio del primo capitolo.