Corriere della Sera

«Mi ha tagliato il lobo senza pietà Adesso provo dispiacere per lui»

Lanciano, la vittima della rapina in villa: pensavo di essere finita dentro un film

- DAL NOSTRO INVIATO Fabrizio Caccia

LANCIANO (CHIETI) «Appena esco di qua, dico a mio marito di comprarci una cassaforte. Così se succederà un’altra volta, potrò indicarla subito ai banditi, senza passare più tutto quello che abbiamo passato...». La signora Niva Bazzan, 70 anni, infermiera in pensione, ha ritrovato un po’ di buonumore. Nel reparto di terapia intensiva cardiologi­ca, dov’è ricoverata, è venuta a trovarla la figlia Federica, che fa la ginecologa a Roma. Ieri mattina Niva e suo marito, il chirurgo in pensione Carlo Martelli, si sono potuti finalmente riabbracci­are in ospedale, dopo le ore più brutte della loro vita.

Che cosa vi siete detti, signora Bazzan?

«Ci siamo dati un bacino a fatica, inchinando­ci un po’ lui è un po’ io, date le condizioni. E ci siamo detti sempliceme­nte: siamo vivi».

Ce la fa a raccontare?

«È stato il più cattivo dei quattro a tagliarmi l’orecchio, quello che parlava bene l’italiano, non ha avuto nessuna pietà, era molto arrabbiato, continuava a chiedere della cassaforte, diceva che loro sapevano tutto di noi. Vi uccido, vi uccido, continuava a dire. In mano aveva un coltello affilatiss­imo con la lama a mezzaluna e il manico di legno. Lo ricordo bene, purtroppo...».

Per fortuna non hanno toccato Stefano, vostro figlio, che dormiva in un’altra stanza.

«Sì almeno in questo hanno ascoltato le nostre suppliche. Mentre già avevano preso a pugni mio marito, abbiamo indicato loro la carrozzell­a di Stefano e li abbiamo pregati di lasciarlo in pace. Il loro obiettivo era la cassaforte».

Che non avete mai avuto.

«Esatto! Ma malgrado continuass­i a dire loro che la cassaforte non c’era, quello, il più cattivo, non voleva crederci e ci minacciava. Ma io e mio marito siamo solo due pensionati, in casa abbiamo pochi contanti, quando ci servono usiamo il bancomat. Più di dieci anni fa, poi, in nostra assenza ci rubarono in casa e portarono via il poco oro che avevo. Da allora compro solo bigiotteri­a».

Parliamo del momento più tragico?

«Io non ci volevo credere, dentro di me pensavo: questo è un film e noi ci siamo dentro. Qui va a finire che ci ammazzano. Più che rabbia, pero’, provavo dispiacere, sia per noi che per i quattro della banda, non riuscivo a spiegarmi perché tanta violenza inutile. Al momento del taglio però non mi sono accorta di niente, non ho provato dolore, soltanto dopo quando ho visto il sangue ho capito...».

E cosa è successo quando, dopo la prima ora di sevizie, sono usciti con i vostri bancomat?

«Il capo della banda è andato via con un complice, gli altri due sono rimasti in casa, uno a far da palo fuori e il quarto con noi. Mi è sembrato il più umano, ci ha tolto il nastro dalla bocca, ci ha fatto respirare. Quindi mi ha offerto un bicchiere d’acqua e si è messo a vedere le foto sul mio cellulare: l’ha colpito un’immagine di Dubai, non so perché, quando l’ha vista ha girato il cellulare verso di me. Io gli ho detto solo di non portarmelo via, che era tutto ciò che mi rimaneva, lui ha bofonchiat­o

Il telefonino

«Uno dei quattro si è messo a guardare le foto delle vacanze sul mio cellulare»

qualcosa, tipo: mi serve per fare luce. Poi comunque l’ho ritrovato per terra. Andando via, me l’aveva lasciato».

Il futuro come lo vede?

«Spero di riprendere in mano la mia vita, spero di scacciare presto gli incubi, ora ho paura di tutto, ho paura persino di chi mi si avvicina all’improvviso: se succede mi viene da fare un balzo. Stamattina non avevo voglia neppure di vedere le mie amiche a causa della mutilazion­e, invece a poco a poco ora mi sento meglio. Davvero mio marito ha detto che al mio orecchio ci vuol pensare lui? Del resto è un chirurgo, vorrà dire che faremo tutto in famiglia».

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 ??  ?? In ospedale Sopra, Niva Bazzan, 70 anni, con il marito Carlo Martelli, 69 anni. Sotto, la donna ricoverata dopo l’aggression­e dei rapinatori
In ospedale Sopra, Niva Bazzan, 70 anni, con il marito Carlo Martelli, 69 anni. Sotto, la donna ricoverata dopo l’aggression­e dei rapinatori

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