Studentessa violentata sotto un ponte a Firenze Fermato un senzatetto
La 21enne lo ha riconosciuto. Salvini: merita la castrazione
FIRENZE Dopo averla pedinata, ha aspettato la studentessa di notte, nascosto sotto un viadotto alla periferia di Firenze. Poi l’ha aggredita, picchiandola con una furia bestiale e, quando la ragazza è quasi svenuta, l’ha trascinata a terra, l’ha spinta contro un albero e l’ha violentata. Infine è fuggito in sella a una bicicletta. Forse pensava di averla fatta franca Arnaut Mustafà, 25 anni, romeno senza fissa dimora, precedenti penali per furti, risse, violenza privata, ma nella fuga ha perso il marsupio con i documenti.
Gli agenti hanno trovato l’uomo ieri mattina mentre dormiva su un materasso lercio in uno stabile abbandonato non lontano dal viadotto Marco Polo (periferia sud della città) dove si è consumato lo stupro. Adesso è in carcere per violenza sessuale, lesioni aggravate e tentata rapina. «Io non c’entro, sono innocente», ha detto alla polizia. Ma contro di lui ci sono prove schiaccianti.
«Le bestie che stuprano meritano pene esemplari e, come in altri Paesi europei, la sperimentazione della castrazione chimica», il commento del ministro dell’interno Matteo Salvini.
La vittima, una ragazza di 21 anni di nazionalità mongola, in Italia per studiare, ha riconosciuto l’aggressore da alcune foto segnaletiche. «È lui, sono sicura», ha detto in lacrime la studentessa. Domenica notte, nonostante le ferite, è stata lei ad accompagnare gli agenti della squadra mobile di Firenze sul luogo della violenza.
Adesso per Arnaut Mustafà si sono nuovamente aperte le porte del carcere di Sollicciano e per lui i guai non sono finiti: sono in corso indagini per capire se ci sono collegamenti con un’altra aggressione, anche quella terminata con una violenza sessuale, avvenuta contro una giovane giapponese a giugno negli stessi luoghi.
Drammatico il racconto dell’aggressione. La studentessa, poco dopo mezzanotte di domenica, stava tornando allo studentato dove era ospite. Ha percorso una passerella pedonale sotto il viadotto che costeggia l’arno quando si è sentita bloccare alle spalle. «Ho cercato di difendermi, ho colpito con tutta la forza quell’uomo, ma lui era più forte e mi ha sopraffatta», ha raccontato la giovane. Il romeno è stato graffiato al volto e al corpo, ma ha continuato a colpire la ragazza con pugni e calci. Poi, durante la violenza, Arnaut Mustafà ha sentito dei rumori. Ha avuto paura ed è fuggito. La studentessa, in un’ultima disperata reazione, l’ha colpito con calci e pugni e il violentatore ha perso il marsupio con i documenti, che poi è stato ritrovato dalla polizia poco dopo.
La giovane è stata ricoverata all’ospedale. Alcune psicologhe la stanno aiutando, i familiari sono stati già avvertita e stanno arrivando in Italia. Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha espresso solidarietà e offerto alla ragazza l’aiuto del Comune.
«Una violenza inaccettabile e lo Stato non farà passi indietro per combatterla — ha commentato il neo prefetto di Firenze, Laura Lega —. Le forze di polizia hanno dato una risposta immediata ed efficace. Controlleremo a tappeto tutto il territorio e ci sarà un’azione di prevenzione efficace e rapida».