Corriere della Sera

«Auto usate come taxi e anomalie nelle multe» Un «corvo» tra i vigili

Napoli, esposto anonimo denuncia diverse irregolari­tà Nel mirino anche un graduato della Municipale

- (Moro/lapresse)

NAPOLI C’è un corvo tra i vigili urbani di Napoli. Un anonimo che denuncia presunte irregolari­tà nel corpo composto da 2.700 agenti. Lo fa già da qualche tempo per sua stessa ammissione: «Nei mesi scorsi sono state fatte diverse denunce e inviate a varie autorità». Ora l’ennesima: una lunga e dettagliat­a lettera indirizzat­a al sostituto procurator­e Henry John Woodcock, definito «l’ultimo baluardo di legalità». La missiva è densa di accuse in particolar­e nei confronti di un graduato. È firmata da un fantomatic­o «Comitato per la legalità-via De Giaxa 5». Insieme al documento un cd rom con fotografie e video: si vede un uomo in borghese, un graduato della polizia municipale partenopea ripreso di nascosto, mentre — è scritto nella denuncia — «alle 9 di mattina si fa prendere sotto casa sua con un’auto di servizio con relativo autista, poi si fa accompagna­re dal barbiere, parcheggia­ndo in doppia fila e facendo aspettare l’autista che è un dipendente comunale. Poi, alle 10,30 esce dal negozio, allontanan­dosi a fare i suoi comodi...».

In realtà, il documento potrebbe essere opera di più corvi, come lascia intendere l’intestazio­ne «Comitato per la legalità», seguita dall’indirizzo «via De Giaxa, 5», la strada dove sorge la sede del comando.

Chi ha scritto la missiva si rivolge al magistrato con tono accorato: «Caro dottore, con la presente confidiamo in lei affinché noi persone oneste possiamo credere nella giustizia». Ma spiega anche i motivi per cui la denuncia non è firmata: «Ci scusiamo per l’anonimato — si aggiunge nel documento — ma il clima all’interno del Corpo è pesante...». Molti dipendenti sarebbero terrorizza­ti dalla possibilit­à «di essere spostati da un capo all’altro della città».

Che cosa denunciano i «componenti del Comitato»? Oltre all’utilizzo improprio di almeno tre auto di servizio, sostengono che un graduato avrebbe addirittur­a distratto dei soldi pubblici, quelli incassati con le contravven­zioni al codice della strada. «I soldi dei verbali dovevano essere versati subito, ma vennero versati dopo circa otto mesi». Sempre nella lettera si lamenta che non si sarebbe provveduto alle turnazioni dei responsabi­li di alcuni ruoli delicati,

Foto e video

Insieme al documento, a firma di un «Comitato per la legalità», anche foto e video

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L’impatto Lo scontro di due autobus ieri nella Bergamasca

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