Tim, maratona di 8 ore Sul tavolo le cessioni I nodi Sparkle e Persidera
Il consiglio di Tim ha preso atto delle mosse strategiche che intende portare avanti Amos Genish per risollevare l’azienda e, nel corso della lunga riunione di ieri — oltre 8 ore — dedicata alle strategie e alle previsioni sull’andamento del business, sono stati esaminati in dettaglio i dossier portati dall’amministratore delegato. A cominciare da Nextel, la società telefonica brasiliana che il manager israeliano ha messo nel mirino. Nessun mandato a trattare. Anche perché è ancora in corso l’asta per le frequenze 5G e solo una volta terminata il gruppo telefonico potrà valutare dove e come allocare gli investimenti.
Sul tavolo sono arrivati i dossier Persidera e Sparkle. E si sarebbe parlato del futuro di Inwit. Il board ha chiesto ulteriori informazioni e tempo per decidere se e come procedere. I dossier esaminati, ha comunicato la società telefonica in una nota, «saranno oggetto di ulteriori approfondimenti e successive decisioni». Oltre che Nextel, il board ha esaminato lo stato di avanzamento su Persidera, la società dei multiplex per il digitale terrestre che Tim controlla insieme alla società editoriale Gedi del gruppo De Benedetti. In corsa ci sarebbero Raiway e il fondo americano Squared Capital, che avrebbe presentato un’offerta vincolante, ma per la vendita va tenuto conto della posizione di Gedi, che non vuole minusvalenze. Si è parlato anche di Sparkle su cui è tornata l’attenzione del governo dopo la decisione di Genish di avviare l’iter di vendita. E’ il dossier più delicato, vista la strategicità della società a cui fa capo la rete internazionale di Tim.
Con l’occasione è stata anche modificata la governance, messa alla prova dalla forte conflittualità del consiglio. Sono state approvate, comunica Tim, «una versione rivista dei principi di autodisciplina ed è stato adottato ex novo un regolamento del consiglio di amministrazione». Tra le novità ci sarebbe il maggior coinvolgimento del comitato nomine e remunerazione sulle scelte dei manager apicali.