Non più getti, ma abbracci La nuova filosofia Jacuzzi
Oggi il lancio mondiale di una tecnologia ispirata al benessere
Sono passati 50 anni esatti da quando Roy Jacuzzi, terza generazione di un’operosa famiglia friulana emigrata in California nei primi ‘900, lanciò la prima vasca idromassaggio, basata su un innovativo sistema di bocchette a idrogetti integrate. Oggi (al Cersaie il lancio mondiale), per celebrare questo compleanno tondo, nasce una nuova tecnologia che intercetta un cambiamento nel nostro approccio al concetto di benessere, diventato quasi più mentale che fisico.
Certo, le origini della vasca Jacuzzi sono legate a una funzione terapeutica nata da un delicato episodio di vita familiare: uno dei sette fratelli Jacuzzi, Candido, scopre che suo figlio Kenneth, affetto fin da piccolo da una grave forma di artrite reumatoide, trovava beneficio dai bagni idroterapici fatti in ospedale e decide di provare a ricreare in casa un trattamento analogo.
Forte dell’esperienza familiare nella progettazione di pompe idrauliche per l’agricoltura, per cui la Jacuzzi Bros era diventata famosa, Candido inventa una pompa portatile a immersione da far usare a suo figlio nella vasca di casa. Con un beneficio così tangibile da indurre, dieci anni dopo, il nipote Roy a studiare l’aggiunta delle bocchette e di un sistema massaggiante che decretarono la nascita della prima idromassaggio Jacuzzi.
Da allora il percorso di questa vasca-icona è costellato di successi: 300 brevetti high-tech, innovazione continua per rendere sempre più mirati e personalizzabili i getti, oltre alla costruzione di un immaginario che, dal concetto terapeutico, sconfina nella seduzione dell’acqua a bollicine da film hollywoodiano.
Dimensioni esagerate, aggiunte di comandi supertecnologici e persino di schermi tv, la cromoterapia: una creatività che ha reso queste vasche un vero e proprio oggetto del desiderio. Non si contano i personaggi famosi che nel tempo le hanno scelte per le loro residenze: dai reali di Inghilterra e Svezia, al sultano del Brunei, a Sylvester Stallone che se ne fece installare una persino sulla sua limousine. Secondo un concetto di benessere che univa il piacere del massaggio, anche intenso, al glamour del sentirsi avvolti dall’acqua in fermento.
Oggi il concetto di benessere è cambiato, e su questo si basa la nuova tecnologia brevettata Swirlpool applicata alla vasca Arga, come spiega Bob Rowan, ceo e presidente di Jacuzzi Brands arrivato al Cersaie per la presentazione ufficiale al pubblico: «Jacuzzi è nata con un preciso obiettivo: aiutare le persone a vivere meglio sotto l’aspetto fisico e mentale. Oggi più che mai siamo alla ricerca di questo equilibrio attraverso una corretta alimentazione e il movimento. Ma emerge anche l’esigenza di riuscire a rallentare i ritmi concedendosi momenti personali dedicati al relax e al riposo, tutti per noi. Questo è il nuovo concetto di benessere che vogliamo soddisfare».
Non più getti, ma vortici dolci come un abbraccio: «Circondano tutto il corpo favorendo la distensione e il piacere fisico. Nessun rumore intenso, giochi di luce soffusa emessi dai led integrati, la sensazione di sentirsi avvolti e coccolati. Accentuata da speciali sali, che scaturiscono da un infusore e si diffondono assieme al vortice favorendo la rigenerazione e la rivitalizzazione», spiega Fabio Felisi, presidente e general manager Jacuzzi EMEA. L’ingrediente individuale sarà il proprio tempo: «Così aumenterà», sostiene Felisi, «Non ci sarà bisogno di rigenerarsi in una Spa: perché lo si farà tra le pareti di casa». Comunque la vasca con la tecnologia capostipite rimane («È amatissima dagli sportivi», dice Felisi). In attesa che quest’ultima diventi l’icona del nuovo millennio.