Pioli non vuole fermarsi «Avremo coraggio»
La Fiorentina, giovane e leggera, torna a Milano dove 13 mesi fa, alla prima giornata, ha rimediato una sonora lezione. Tutto è cambiato da allora. Pioli non era mai partito così bene, neppure nella prima stagione d’oro alla Lazio. «L’anno scorso ci siamo presentati con tanti punti interrogativi. Ora siamo una squadra e contro l’inter vogliamo dare continuità al nostro lavoro».
Il Normalone non è tipo da seguire l’onda del facile entusiasmo e cinque giornate sono
un tratto di strada troppo breve per illudersi. «Siamo giovani e ancora non abbiamo fatto niente». Soprattutto in trasferta, un punto (a Genova) in due partite contro i nove nelle tre uscite a Firenze. Senza contare che quello contro l’inter è il quarto appuntamento in undici giorni e forse sarà necessario un po’ di turnover (rischia la panchina Pjaca che ha appena segnato il suo primo gol in A). Insomma, non è il momento di gonfiare il petto. Ma la Fiorentina non dovrà tradire il suo dna di squadra divertente, sbarazzina, affamata, verticale. Stasera non ci dovrebbero essere Diego e Andrea Della Valle. Ma Pioli vorrebbe lo stesso fare un regalo. «Nessuno ci ha chiesto la luna ma il gruppo è ambizioso e lo voglio coraggioso». Per non avere rimpianti.