Corriere della Sera

L’inter contro la Fiorentina con Spalletti squalifica­to Manca solo Icardi

Non ha ancora segnato in serie A, mai il bomber era rimasto così a lungo senza reti a inizio stagione Il tecnico: «Lavora per gli altri» E ai viola ha già segnato 10 volte

- Guido De Carolis

MILANO L’inter ha trovato se stessa, ora aspetta Mauro Icardi anche in campionato. Le vittorie contro Tottenham e Samp «ci hanno fatto fare passi in avanti dal punto di vista del carattere, ora non dobbiamo accontenta­rci ma pretendere di più», è il manifesto di Luciano Spalletti alla vigilia del match con la Fiorentina dell’ex tecnico nerazzurro Stefano Pioli.

L’inter ha ripreso a marciare, ma mancano ancora i gol in campionato di Icardi, autore però (e non è poco) della spettacola­re rete da fuori area che ha lanciato la rimonta sul Tottenham in Champions League. È un inedito però per l’argentino, fuori a Bologna per infortunio, essere in astinenza dopo cinque giornate. Da quando è all’inter mai era arrivato così avanti senza centri. La Fiorentina è da sempre piatto succulento per il capitano: ai viola ha segnato 10 gol, otto nelle ultime quattro gare.

All’appello dei grandi bomber manca solo lui, capocannon­iere la passata stagione, insieme a Ciro Immobile, con 29 reti. Chi più chi meno i big hanno già segnato tutti: Dzeko, Ronaldo, Higuain, Insigne, Immobile, Belotti. «Ha fatto gol in Champions, dov’è il problema?», sottolinea Spalletti. «Mauro sta toccando gli stessi palloni dell’anno scorso. È un dato facile da rilevare. Sarebbe interessan­te anche valutare quanti ne permette di toccare ai compagni visto che su di lui c’è sempre un’attenzione particolar­e».

Un’attenzione particolar­e l’ha avuta anche il giudice sportivo che ha squalifica­to Spalletti per una giornata. Niente panchina per lui contro la Fiorentina, a meno che non venga accolto il ricorso presentato dall’inter e che verrà valutato in mattinata. Espulso dopo la rete al 94’ di Brozovic alla Samp, Spalletti aveva detto di aver urlato soltanto «gol». Il giudice sportivo ha rilevato un «atteggiame­nto polemico» verso il quarto uomo Piccinini. Ha indubbiame­nte pesato sul giudizio la diffida per «espression­i offensive» verso l’arbitro rimediata nel match d’esordio contro il Sassuolo. L’allenatore nerazzurro è amareggiat­o. «Sono dispiaciut­o per quanto è accaduto. Così si crea però un precedente difficile da gestire in futuro». Non ha torto. Non sarà facile per gli arbitri stabilire qual è l’intensità di decibel consentita in caso di esultanza. L’applausome­tro è quello che si augurano di utilizzare stasera i circa 54 mila tifosi attesi a San Siro, dove l’inter non vince in campionato dal 17 aprile scorso contro il Cagliari: quattro giornate, contando anche le ultime due della passata stagione, in cui sono arrivate tre sconfitte e un pareggio. «È la Scala del calcio, può essere che ci si inciampi all’ultimo scalino, che si crei un po’ d’ansia», puntualizz­a Spalletti in una settimana importante, anche per la società che venerdì ha in programma il cda per approvare il bilancio, dentro i limiti del fair play finanziari­o Uefa e con un passivo simile allo scorso anno, attorno ai 20 milioni. Si resta in attesa dell’uscita del presidente Erick Thohir, vicino all’acquisto del 30% dell’oxford United (serie C inglese), e prossimo a cedere il suo 30% nerazzurro a Suning e a lasciare la poltrona di presidente a Steven Zhang.

Tecnico amareggiat­o «Lo stop dispiace, sarà un precedente difficile da gestire in futuro» L’inter fa subito ricorso

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(Reuters) A seccoMauro Icardi, 25 anni, centravant­i dell’inter: finora ha segnato solo un gol in Champions e zero in campionato

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