Santander si affida all’italiano Orcel, il regista del risiko
Cambio a sorpresa al vertice della spagnola Santander, la banca più grande d’europa. Il banchiere italiano, nato a Roma ma basato per decenni a Londra, Andrea Orcel, 55 anni, è stato indicato come amministratore delegato del gruppo presieduto da Ana Botín, la figlia del fondatore del colosso iberico, Emilio, di cui
Orcel è stato per vent'anni il consulente più ascoltato.
Orcel è uno dei più grandi esperti di fusioni e acquisizioni nel mondo della finanza: come capo dell’investment banking di Merrill
Lynch fu protagonista del grande risiko bancario europeo del
2007 che vide proprio Santander conquistare l’olandese Abn Amro in consorzio con la belga Fortis e la britannica Rbs. Fu poi Orcel che portò il Montepaschi a rilevare Antonveneta dal Santander. Tranne il gruppo spagnolo, tutte e tre le altre banche che si divisero le spoglie di Abn Amro finiranno in grave crisi e dovranno essere salvate dai rispettivi Stati. Per quella gigantesca operazione da 100 miliardi di euro il banchiere ottenne 38 milioni di dollari di bonus sul 2007 e 33,8 milioni nel 2008. Anche per la sproporzione tra le sue commissioni e il crac della banca inglese Orcel — considerato «il Ronaldo dei banchieri» — a gennaio 2013 dovette scusarsi davanti al Parlamento di Londra (e poi anche sulla stampa), ammettendo che le banche erano diventate «troppo arroganti». In Italia, tra le varie operazioni, Orcel ha orchestrato a metà degli anni Novanta la fusione tra Unicredito e Credito Italiano che diede vita a Unicredit e poi nel 2007 la fusione con Capitalia. Tanto che nel 2010, quando Profumo lasciò la banca, il suo fu uno dei nomi indicati come possibili successori.
Orcel sarà in sella al Santander da gennaio 2019, sostituendo José Antonio Álvarez, che diventerà presidente esecutivo della divisione spagnola. La banca spagnola vuole accelerare la trasformazione digitale, e così dare una scossa al titolo. Oggi Santander vale in Borsa 72 miliardi di euro. Orcel lascerà la guida dell’investment banking della svizzera Ubs, incarico che ricopre dal 2012. Al suo posto sono stati indicati Piero Novelli e Robert Karofsky, mentre in Italia al posto di Fabio Innocenzi, passato in Carige, è arrivato Paolo Federici.