Maxi-aumenti per luce e gas, rincari del 7,6% e del 6,1%
MILANO Aumentano le bollette di luce e gas: dal primo ottobre l’elettricità costerà di più del 7,6% e il gas del 6,1% rispetto alla spesa del terzo trimestre, che già aveva visto un incremento consistente. Per una famiglia tipo, l’anno si concluderà con una spesa (al lordo delle tasse) di 552 euro per la luce e 1.096 euro per il gas, con un aumento anno su anno rispettivamente di 32 euro e 61 euro.
Le tensioni internazionali con le loro ricadute sul costo delle materie prime finiscono così nelle case degli italiani attraverso la bolletta. Del resto il costo di luce e gas è agganciato ai prezzi internazionali delle materie energetiche. Tuttavia, per venire incontro a famiglie e imprese, l’arera, l’autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente, ha deciso per l’elettricità di rinnovare il blocco degli oneri generali di sistema (gli importi fatturati per coprire i costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico, dagli incentivi alle fonti rinnovabili alla messa in sicurezza del nucleare). I forti aumenti dei prezzi delle materie prime energetiche e delle quotazioni all’ingrosso dell’energia elettrica e del gas «hanno raggiunto in Italia e in Europa livelli record», spiega l’authority. Anche a fine giugno gli oneri generali erano stati «notevolmente diminuiti per attutire l’impatto dell’aumento del prezzo dell’energia». L’arera sta utilizzando nella «misura massima possibile la sua azione di scudo». L’effetto complessivo di questo doppio rinvio, di cui beneficiano le famiglie ma anche i consumatori non domestici, sia in maggior tutela che nel mercato libero, vale per tutto il 2018 circa un miliardo.
Nonostante l’intervento calmierante dell’autorità, il Codacons parla di «maxi-stangata». Per il presidente Carlo Rienzi «nel 2018 le famiglie hanno subito un abnorme aumento delle bollette al punto che da inizio anno le tariffe del gas sono rincarate complessivamente del +13,6%, quelle della luce del +11,4%». La Coldiretti ha allargato il calcolo alle imprese. «L’aumento della spesa energetica ha un doppio effetto negativo perché — sottolinea l’associazione — riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare con l’arrivo dell’autunno».
Le tensioni sui prezzi energetici si riscontrano anche in altri Paesi europei. Sono il risultato di diversi fattori internazionali. I prezzi di riferimento per l’europa del gas naturale sono aumentati del 13% e quelli del carbone del 12% nel trimestre in corso rispetto al secondo trimestre dell’anno. Sulla spinta verso l’alto hanno pesato anche l’aumento dei prezzi del gas trasportato via mare sui mercati asiatici e la crescita del prezzo dei permessi di anidride carbonica.
Rincari e materie prime
Il peso dei rincari delle materie prime. Per una famiglia media la maggiore spesa è stimabile in 93 euro l’anno