Il ruolo di Ferri Giudice, deputato, eterno tessitore
Èun giudice fuori ruolo «prestato alla politica», prima come sottosegretario e ora come parlamentare, che però continua ad avere un peso importante all’interno della magistratura e delle istituzioni. Compreso il Csm (di cui è stato componente tra il 2006 e il 2010) dove i consiglieri vengono eletti su indicazione delle correnti. E Cosimo Ferri, nato a Pontremoli 47 anni fa, è considerato tuttora il leader di Magistratura indipendente, il gruppo di destra dei togati (sebbene loro rifiutino questa etichetta, preferendo quella di moderati), di cui è stato segretario e con la quale ha raggiunto, nelle elezioni del 2012 per il «parlamentino» dell’associazione nazionale magistrati, il record di giudice più votato d’italia. Quindi, nonostante abbia momentaneamente cambiato mestiere, Ferri continua ad avere molta influenza sulle scelte della sua corrente. E di conseguenza sul Csm. È accaduto nel 2014, quando già era sottosegretario alla
Giustizia ma non evitò di mandare un sms di propaganda in favore di due candidati di MI, puntualmente eletti. Ed è accaduto ora, nei giochi che hanno portato all’elezione del vicepresidente David Ermini. Un deputato del Pd come da cinque mesi lo è Ferri, messo in lista da Renzi dopo che nel governo Letta era stato sottosegretario alla Giustizia in quota Forza Italia (finché il partito di Berlusconi è rimasto in maggioranza), e poi nel governo dello stesso Renzi; stavolta in qualità di tecnico. Poi, alle elezioni del 4 marzo, il salto in Parlamento nelle file del Pd, giustificato dall’essere uomo aperto al dialogo e alla collaborazione con chiunque mostri di accogliere le sue idee e proposte. Sempre con il sorriso sulla labbra, gentile e disponibile con tutti com’era il padre Enrico di cui sta seguendo le orme (anche lui fu leader di Mi, membro del Csm e deputato; è stato pure ministro, mentre Cosimo per ora s’è fermato un gradino sotto). Alla Camera ora gioca il ruolo di oppositore, ma fuori di lì continua a tessere alleanze che risultano vincenti. Com’è successo ieri al Csm.