La sfida per Angela: riconquistare fiducia
Merkel richiama all’ordine gli alleati bavaresi e si prepara al nuovo (pericoloso) test: il voto in Assia
BERLINO La sconfitta della Csu e della Spd in Baviera dimostra che i grandi attori politici in Germania «hanno perduto la fiducia degli elettori». Riconquistarla è il primo obiettivo che Angela Merkel indica a se stessa e ai suoi alleati.
«La lezione che ho appreso ieri come cancelliera di questa Grande Coalizione è che devo fare di più per garantire che vi sia fiducia e assicurare che i risultati del nostro lavoro siano visibili», dice Merkel nella prima reazione al voto bavarese, promettendo che a questo scopo metterà «tutto il vigore di cui sono capace». È un richiamo all’ordine severo, quello della cancelliera, che non esita a criticare la destra degli alleati cristiano-sociali, colpevole di aver criticato senza sosta la sua politica dell’immigrazione, non esitando a portare più volte il governo sull’orlo della crisi. Gli elettori, così Merkel, «si aspettano che Cdu e Csu agiscano di concerto».
Ma la strada per la cancelliera è densa di trappole e insidie. In fondo, con quale alleato la Csu governerà la Baviera è un problema marginale. Tutto fa prevedere che la scelta cadrà sui Freien Waehler, la formazione conservatrice locale che ha avuto l’11,6%. L’alleanza con i Verdi, veri vincitori della partita, è ancora prematura. Da parte sua il presidente della Csu e ministro degli Interni, Horst Seehofer, ha confermato di non avere alcuna intenzione di lasciare nessuno dei due incarichi, promettendo, però, che farà di tutto per «garantire che il lavoro della coalizione berlinese prosegua in modo stabile», a dispetto dei malumori interni al suo partito.
L’interrogativo è quando e con quale intensità gli sciami sismici innescati dal terremoto bavarese si faranno sentire a Berlino. Il test dell’assia, dove si vota per il Parlamento regionale il 28 ottobre, ce lo dirà presto. Una sconfitta del ministropresidente della Cdu, Volker Bouffier, ricadrebbe direttamente sulla cancelliera. «Se la Cdu perdesse l’assia, dentro il partito inizierebbe subito un dibattito sulla leadership di Merkel», ha scritto ieri la Bild.
Ma anche un altro cattivo risultato della Spd, ormai scesa al quarto posto nei sondaggi nazionali, avrebbe ripercussioni negative sulla stabilità del governo federale. Ieri la leader socialdemocratica, Andrea Nahles, ha preso tempo, dicendo che la decisione sulla permanenza nella Grande Coalizione verrà presa nei prossimi mesi. Ma già da ora, ha aggiunto, bisogna «cambiare radicalmente il modo di cooperare tra di noi, sia nello stile che nella sostanza».