Partita a scacchi nel mistero: svolta nella puntata di Covacich
Il romanzo a staffetta de «la Lettura» Nel numero in edicola fino a sabato 27 anche Houellebecq su Emmanuel Carrère e l’intervista di Sandro Veronesi a Elvis Costello
«Non è un gioco, è la vita. Noi pensiamo di giocare, ma è la vita che gioca con noi». La frase sibillina viene pronunciata da Unghi, anziana donna di origini ungheresi al centro della puntata numero quattordici, firmata dallo scrittore Mauro Covacich, del Romanzo italiano sul numero #360 de «la Lettura», in edicola fino a sabato 27 ottobre. La storia, iniziata a luglio, è stata portata avanti a staffetta da otto scrittori: dopo Covacich, toccherà a Maurizio de Giovanni (28 ottobre) e poi a Sandro Veronesi (4 novembre) con la puntata conclusiva. Nell’episodio di Covacich Irene si confida con l’anziana Unghi raccontandole delle due relazioni del figlio Giulio, con Emiliano e con Laura, figlia dell’avvocato Dell’abate. Irene aveva pensato proprio all’anziana Unghi come tramite per fare arrivare all’avvocato La Mano Rossa, il prezioso primo albo di Tex che secondo il marito Umberto è un oggetto portatore di sfortune.
Unghi, che vive con un cane boxer di nome Igor, è in affari (poco chiari) con l’avvocato Dell’abate e con alcuni programmatori cinesi per la commercializzazione di un orinatoio portatile per signore. Ma Unghi punta anche a creare un suo business in cui vuole coinvolgere Irene e i programmatori cinesi (ma non l’avvocato): l’idea ha a che fare con il fumetto Tex e con il mercato editoriale cinese...
L’anziana, oggi afflitta dall’artrosi, in passato è stata un’abile giocatrice di scacchi; con il tempo non ha però perso «memoria, logica e processi consequenziali». E lei che offre a Irene una lettura in chiave scacchistica, del tutto inattesa, dei fatti accaduti ad alcuni protagonisti; in quest’ottica l’avvocato Dell’abate veste i panni del re mentre sul fronte opposto una serie di semplici pedine, tra cui Irene e la stessa Unghi, stanno in attesa e si preparano a tendergli una trappola.
La nuova puntata è, come di consueto, collocata nelle pagine centrali del supplemento, estraibili e conservabili a parte; a dialogare con le parole di Mauro Covacich c’è un’opera realizzata dall’artista Michele Ciacciofera.
«La Lettura» #360, che propone in copertina un lavoro della pachistana residente a Londra Faiza Butt sul tema dei condizionamenti culturali, ospita nelle prime quattro pagine un testo dello scrittore Michel Houellebecq dedicato a Emmanuel Carrère: una riflessione sulla poetica del collega e, di riflesso, sui valori della società contemporanea, con alcuni giudizi dello stesso Houellebecq su scrittori del presente e del passato.
Inoltre, sul numero in edicola: lo scrittore Sandro Veronesi intervista il musicista Elvis Costello; il fisico Guido Tonelli interviene sulla natura (caotica) del cosmo; l’intervista alla coppia di artisti Gilbert&george, in mostra a Venezia e a Napoli a cura di Stefano Bucci. Tra le firme internazionali l’autore americano Christopher Bollen sul delicato rapporto tra uomo, ambiente e sviluppo.
La trama
Faccia a faccia tra Irene, infermiera, e l’enigmatica Unghi: le donne sfidano l’avvocato Dell’abate