Corriere della Sera

Trump e Macron, l’amicizia infranta

Il presidente Usa alle celebrazio­ni per i 100 anni della Grande Guerra. Oggi il finale con Mattarella

- di Stefano Montefiori

PARIGI Dopo 18 mesi di strette di mano virili, un’amicizia personale speciale e un disaccordo di fondo su tutti i grandi temi (clima, Iran, Siria, Putin, commercio), Emmanuel Macron e Donald Trump ieri all’eliseo hanno mostrato di avere trovato un’intesa, almeno di facciata, su quel che potrebbe essere la futura difesa comune europea sognata da Macron: un modo per l’europa di essere un partner più forte e affidabile all’interno della Nato, e la condivisio­ne per gli Stati Uniti di spese e responsabi­lità sopportate finora quasi da soli.

«Dobbiamo ripartire meglio il peso degli obblighi in seno alla Nato», ha concesso Macron mostrandos­i con Trump davanti alla stampa all’inizio del colloquio, e «Noi vogliamo un’europa forte», ha assicurato Trump, dopo avere entrambi sottolinea­to — con sorrisi meno aperti che in altre occasioni — la loro amicizia personale.

Se c’è stato così bisogno di ostentare la ritrovata vicinanza è perché venerdì sera, appena

Il presidente francese ha suggerito che l’europa costruisca un suo esercito per proteggers­i da Usa, Cina e Russia. Molto insultante. Forse l’europa dovrebbe pagare la sua parte alla Nato Donald Trump

atterrato a Parigi a bordo dell’air Force One per i 100 anni della fine della Grande Guerra, il presidente americano si era prodotto in uno dei suoi feroci tweet, attaccando stavolta proprio il capo di Stato che stava per ospitarlo, Macron.

«Il presidente Macron ha appena suggerito che l’europa costruisca un suo esercito per proteggers­i dagli Stati Uniti, la Cina e la Russia. Molto insultante, ma forse l’europa dovrebbe intanto cominciare a pagare la sua parte alla Nato, che gli Stati Uniti sovvenzion­ano largamente».

L’accusa a Macron di essere «molto insultante», a poche ore dall’incontro all’eliseo, ha provocato molte reazioni indignate in Francia, dall’ex premier Alain Juppé al presidente della Assemblea nazionale, Richard Ferrand. L’eliseo ha spiegato che le frasi di Macron sul futuro esercito europeo erano state riportate in modo non corretto. Durante l’intervista a Europe 1 di martedì scorso, Macron non si riferiva all’esercito quando diceva che bisogna proteggere gli europei «rispetto alla Cina, alla Russia e anche agli Stati Uniti», ma al cyberspazi­o. «Emmanuel Macron non ha mai detto che occorreva creare un esercito europeo contro gli Usa», ha precisato l’eliseo.

In lutto per la morte venerdì del fratello maggiore Jeanclaude Trogneux, 85 anni, Brigitte Macron ha accolto all’eliseo Melania Trump. Le due coppie hanno pranzato assieme poi Melania e Donald Trump sono stati salutati nel cortile dell’eliseo e sono saliti a bordo della limousine blindata presidenzi­ale, partita lasciando una nuvola di fumo che ha avvolto i Macron.

Trump e la moglie avrebbero dovuto fare visita al cimitero americano nel bosco di Belleau, ma la trasferta è stata annullata all’ultimo momento per la pioggia. Sorpresa e perplessit­à negli addetti al cerimonial­e, perché anche volendo rinunciare all’elicottero il cimitero dista 100 km da Parigi e ai Trump sarebbe bastata poco più di un’ora di auto.

Il presidente francese invece ha subito lasciato Parigi per raggiunger­e la radura di Rethondes. La cancellier­a tedesca Angela Merkel e Macron hanno visitato la riproduzio­ne del vagone ferroviari­o dove vennero firmati gli armistizi dell’11 novembre 1918 (Prima guerra mondiale) e poi del 22 giugno 1940 (dopo la disfatta francese contro i nazisti).

Le celebrazio­ni sono continuate al Museo d’orsay: Macron, Merkel, Trump, la premier britannica May e il premier turco Erdogan hanno visitato la mostra dedicata a Picasso e hanno partecipat­o alla cena ufficiale con una cinquantin­a dei 72 capi di Stato e di governo previsti nel weekend. Oggi cerimonia solenne all’arco di Trionfo alla presenza del presidente italiano Sergio Mattarella, del presidente dell’europarlam­ento Antonio Tajani e del leader russo Vladimir Putin. Nel pomeriggio l’apertura del Forum della Pace, grande conferenza internazio­nale per rilanciare il multilater­alismo dove Trump, non a caso, sarà assente. Diecimila agenti sono mobilitati contro il terrorismo e la minaccia di manifestaz­ioni violente legate alla presenza di Trump a Parigi.

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All’eliseo Le mani del presidente Usa Donald Trump e di quello francese Emmanuel Macron (Afp)

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