La resa dei conti in Confcommercio Polemiche anche sull’uso del sito web
Mercoledì in consiglio Sangalli punta sulla maggioranza. Palenzona: non mi candido
MILANO Dopo una settimana da dimenticare — fatta di veleni e spie, tradimenti e confessioni — Confcommercio cerca di stringere i ranghi. In vista del consiglio generale di mercoledì prossimo. Chi si aspetta il redde rationem potrebbe restare deluso. I conti si faranno, ma non subito. Le diverse fazioni presenti in associazione stanno tentando un’intesa che nell’immediato eviti la balcanizzazione del consiglio.
Di certo nella riunione a porte chiuse i protagonisti del caso si guarderanno negli occhi. Il presidente Carlo Sangalli con i tre vice che ne hanno chiesto le dimissioni (Renato Borghi, Maria Luisa Coppa, Paolo Uggè). Convitati di pietra: il direttore generale licenziato a ottobre, Francesco Rivolta. E la sua segretaria, Giovanna Venturini, che ha pubblicamente accusato il presidente Carlo Sangalli di molestie sessuali. Molestie mai denunciate in tribunale. Ma in qualche modo «risarcite» con una donazione dal notaio da parte di Sangalli: 216 mila euro passati alla signora sotto l’occhio vigile dello stesso Rivolta.
Per ora l’ex direttore generale non ha impugnato il licenziamento. E la querela per diffamazione ed estorsione di Sangalli a Venturini, Rivolta, Uggè, Borghi e Coppa ancora non è arrivata ai destinatari. Da registrare, invece, le rimostranze che l’avvocato della signora Venturini, Paolo Gallinelli, ieri ha inviato all’indirizzo di Confcommercio per l’utilizzo del sito della confederazione come mezzo per comunicare il contrattacco del presidente Sangalli su quella che, secondo l’avvocato, appare una vicenda personale, dato anche l’utilizzo di risorse private per la donazione alla ex segretaria.
Ma veniamo agli equilibri interni all’associazione. Da quando Fabrizio Palenzona è diventato presidente di Conftrasporto-confcommercio il Insieme
Carlo Sangalli, 81 anni, Presidente di Confcommercio e della Camera di commercio di Milano, Monzabrianza e Lodi, con l’ex segretaria Giovanna Venturini, 54 anni. La donna lo accusa di molestie sessuali che avrebbe subito tra il 2011 e il 2012 suo nome è tra quelli dei possibili successori di Sangalli. Con lo scandalo di questa settimana le voci si sono fatte più insistenti. Ma ieri Palenzona stesso è corso a smentire «categoricamente». Di certo la posizione di Paolo Uggè, vicepresidente vicario di Palenzona in Conftrasporto-confcommercio (30 mila imprese associate) si è fatta più sfumata. Gli stretti collaboratori di Uggè ieri definivano la lettera di giugno non come una vera e propria richiesta di dimissioni ma «un sollecito a chiarire una situazione». Alla fine la fronda interna potrebbe contare su 15-20 voti su 78 espressi dal consiglio generale. Un consiglio in cui le donne sono netta minoranza: in tutto sette.
Anche un altro king maker dell’associazione, il presidente di Confcommercio Emilia Romagna Enrico Postacchini, ieri spargeva a piene mani richiami alla responsabilità: «Ci sono le condizioni per ricomporre la situazione e tornare alla normalità».
All’ordine del giorno del consiglio ci sono il benservito al direttore generale e le modifiche allo statuto necessarie alla redistribuzione delle deleghe tra i vicepresidenti. Più un «varie ed eventuali». Etichetta sotto la quale potrebbero rientrare altre mozioni d’ordine. Volte a seppellire l’ascia di guerra.