Corriere della Sera

Tolstoj, Flaubert, Puzo: i romanzi scrivono la storia

- di Antonio Carioti

«Lev Tolstoj — dice Alessandro Barbero — conosce da vicino la guerra, ha combattuto in Crimea. Sa che cos’è una carica di cavallegge­ri, come si comporta un reggimento sotto il fuoco nemico. E si è fatto un’idea precisa, che esprime nel suo romanzo più celebre: il fattore determinan­te in un conflitto sono i soldati, il loro spirito combattivo, la loro disponibil­ità al sacrificio, mentre i generali e i loro piani non contano nulla». Raccontare le campagne napoleonic­he a partire dalle pagine di Guerra e pace è il compito che spetta a Barbero nel primo appuntamen­to delle Lezioni di Storia organizzat­e da Laterza a Milano, che si tiene domani. Il tema del ciclo è appunto Romanzi nel tempo: eventi cruciali o fenomeni di ampio respiro raccontati attraverso le opere di grandi scrittori.

L’appuntamen­to con Tolstoj letto da Barbero è alle ore 20.30, presso il Teatro Carcano (corso di Porta Romana 63), sede e orario che valgono anche per le successive Lezioni, in programma una volta al mese fino ad aprile, tutte al lunedì sera. Quest’anno gli incontri, sempre introdotti da Chiara Continisio, sono a pagamento: il biglietto d’ingresso costa 10 euro, con la riduzione a 8 per gli spettatori con più di 65 o meno di 26 anni.

La seconda conferenza, prevista il 10 dicembre, è affidata ad Alberto Mario Banti che si occuperà della morale borghese a partire da Madame Bovary di Gustave Flaubert. Con il nuovo anno toccherà alla storica irlandese Lucy Riall (14 gennaio), che ricostruir­à la spedizione dei Mille attraverso Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Il 25 febbraio sarà la volta di Emilio Gentile, che si soffermerà sul declino dell’occidente analizzand­o Tropico del Cancro di Henry Miller.

Le due Lezioni di Storia che concludera­nno il ciclo sono in programma l’11 marzo e l’8 aprile: la penultima è affidata ad Anna Foa, che tratterà di ebrei, sionisti e partigiani prendendo spunto dal romanzo di Primo Levi Se non ora, quando?; quella conclusiva vedrà lo storico siciliano Salvatore Lupo raccontare le dinamiche della mafia negli Stati Uniti a partire dal romanzo di Mario Puzo Il Padrino, da cui è stata tratta la famosa saga cinematogr­afica diretta dal regista italo-americano Francis Ford Coppola.

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