Diciotto inediti del Nobel egiziano
Il suo grande merito è stato quello di essere riuscito a dare una forma universale alla narrativa araba. Nagib Mahfuz (Il Cairo, 11 dicembre 1911 - 30 agosto 2006), Nobel per la Letteratura nel 1988, notoriamente scriveva di ciò che conosceva bene, ovvero la sua città, il quartiere Khan el-khalili, tra bazar e odori di spezie. Chissà se le diciotto storie inedite trovate in una scatola (con dentro cinquanta manoscritti) a casa della figlia riportano ancora quelle atmosfere. Qualcosa lascia già trapelare l’editore inglese Saqi Books, che pubblicherà le storie il prossimo autunno: sono «ambientate in scenari favolosi con personaggi che ritornano di continuo». Le storie inedite portavano un’annotazione, «da pubblicare nel 1994», che fu un anno difficile per lo scrittore che fu pugnalato da un estremista islamico. La scoperta è stata fatta dal giornalista egiziano Mohamed Shoair, che stava lavorando su alcuni manoscritti del Nobel. Quando ha capito che si trattava di inediti — racconta — «mi sono trovato davanti a un tesoro». La collezione verrà pubblicata in arabo l’11 dicembre di quest’anno, nel giorno del compleanno dello scrittore, dall’editore libanese Dar al Saqi e, successivamente, in inglese con la supervisione di Roger Allen, studioso e autore de La letteratura araba (il Mulino, 2006). (j. ch.)