Corriere della Sera

Somiglianz­e storiche e differenze del presente

- Di Mario Sconcerti

Il Milan somiglia alla Juve di una decina di anni fa, quando era alla vigilia degli scudetti, quando cercava con insistenza la squadra ma non era mai quella che voleva. La Juve aveva avuto Calciopoli, il Milan ha avuto la stanchezza di Berlusconi come grande interruzio­ne. Arrivarono molti allenatori alla Juve, Delneri, Ferrara, Zaccheroni, Ranieri, come molti sono arrivati al Milan. Cambiò spesso volti anche la società, ma restò ferma la guida della famiglia Agnelli. A salvare la Juve, a restituirl­e perfino più del suo solito ruolo, è stata quella continuità di base. Se Singer decidesse di restare dieci anni, il Milan potrebbe seguire la Juve, società e squadra avrebbero il tempo per compiersi perché hanno idee e giocatori da crescere. Il progetto dell’alleanza con l’inter e con il Comune (diritto di superficie gratuito) conferma questa predisposi­zione ai principi fondanti. Si è acceso un motore potente, ma non è ancora partita la macchina. Oggi come oggi la Juve può vincere o perdere a San Siro ma non dipenderà dal Milan, dipenderà dalla Juve. La differenza è ancora netta. Tra i titolari del Milan solo Suso giocherebb­e titolare nella Juve, a parte Higuain che da lì viene. Molti milanisti (Rodriguez, Romagnoli, Kessie che però è sempre un cerino controvent­o, Calhanoglu, Donnarumma) non sono lontani, ma hanno ancora una differenza che li ferma alla periferia della Juve. A questa squadra manca il tempo, non ha fatto ancora nessuna storia. Ha perso le due volte che ha incontrato le squadre forti, Napoli e Inter. A spingere una speranza, un’idea di grandezza, si fa il doppio della fatica. Il Milan però è riuscito a perdere e ritrovare questa speranza, segno che la storia non è lontana. La mancanza di Biglia può anche essere un vantaggio per una partita che dovrà essere soprattutt­o muscolare. Non si può giocare meglio della Juve. Meglio assalirla e lasciare ai ricordi di Higuain la cattiveria per metterla in difficoltà. Ronaldo andrà a cercare più Zapata che Calabria. Ma il suo alleato sarà lo stadio, la grande luce di San Siro. Violino perfetto per la sua vanità.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy