Corriere della Sera

La droga torna a uccidere gli adolescent­i

- Di Gianni Santucci

Crescono, invertendo un trend decennale, i morti per overdose: 128 sono stati i decessi per droga in vena nel 2017, 138 fino ai primi di novembre 2018. L’allarme per gli oppioidi sintetici usati dai ragazzini: fino a 200 volte più potenti dell’eroina.

Da venerdì sera c’è anche un italiano coinvolto nelle indagini sulla morte di Desirée Mariottini. Si chiama Marco Mancini ed è in stato di fermo, accusato di aver rifornito di droga e psicofarma­ci sia la sedicenne di Cisterna di Latina sia i frequentat­ori del palazzo dell’orrore a San Lorenzo dove la giovane è deceduta dopo essere stata drogata e violentata. Al 36enne viene contestato solo lo spaccio, ma per chi indaga potrebbe aver indirettam­ente contribuit­o alla tragica fine della ragazza vendendo ai quattro pusher gli stupefacen­ti e i farmaci necessari per stordirla e impedirle di reagire allo stupro. Uno spacciator­e come loro, insomma, che gli agenti della Squadra mobile e del commissari­ato San Lorenzo hanno bloccato nella stazione «Pigneto» della metro C. Mancini, incensurat­o, aveva 12 grammi di cocaina, oltre a pasticche di Tranquilli­t e Quentiax 300. Gli stessi psicofarma­ci con quetiapina trovati accanto al materasso dove la sedicenne giaceva senza vita. L’uomo ha ammesso di essere un frequentat­ore del palazzo dell’orrore a San Lorenzo — anche se quando Desirée è morta lui non c’era — e ha confermato i suoi rapporti sia con gli spacciator­i ora accusati di omicidio e violenza sessuale sia con la stessa giovane, già sua cliente. Da chiarire come potesse avere una tale disponibil­ità di farmaci. «Li compro con le ricette di mia madre», avrebbe spiegato. Le indagini puntano ad accertare se invece lo spacciator­e abbia potuto contare su medici o farmacisti compiacent­i. Resta da individuar­e il marocchino che avrebbe abusato della giovane già morta. «Possono essere coinvolti africani, italiani o eschimesi, vanno blindati e incarcerat­i. Il problema è che la normativa sullo spaccio è troppo blanda», è il commento del ministro dell’interno Matteo Salvini.

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(Ansa) La vittimaDes­irée Mariottini, morta nella notte fra il 18 e il 19 ottobre, in uno stabile abbandonat­o a Roma

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