Corriere della Sera

«Torino è una svolta, Matteo non la ignori Rimandino il reddito per aprire i cantieri»

- Claudia Voltattorn­i

«Sarebbe meglio rinunciare al reddito di cittadinan­za e utilizzare quei 10 miliardi di euro per aprire i cantieri delle grandi opere, di cui questo Paese ha un enorme bisogno». Giovanni Toti, governator­e della Liguria, va diritto al punto: «Sfido chiunque in Italia, a parte gli attivisti grillini, a dire che non c’è un’urgenza strade, ponti, ferrovie, da costruire e ristruttur­are».

Matteo Salvini dice che bisogna andare avanti sulle grandi opere, ma i suoi alleati di governo invece frenano e in molti casi vorrebbero bloccare i lavori: il leader leghista troverà una via d’uscita?

«La politica sulle infrastrut­ture dei Cinque Stelle è sbagliata, ma la Lega non può dimenticar­e che nel suo Dna c’è proprio quella parte di Paese che vuole le grandi opere. Salvini non può ignorare la piazza di Torino né i messaggi chiari arrivati da tutti i suoi governator­i che chiedono un grande investimen­to nelle infrastrut­ture per modernizza­re il Paese, mi auguro che la Lega su questo tenga il punto».

È necessaria l’analisi costi-benefici su tutte le grandi opere voluta dai Cinque Stelle e che ha interrotto i lavori nei cantieri?

«Non è possibile ogni volta fermare tutto e ricomincia­re da capo, i costi-benefici stanno diventando un modo per bloccare opere già iniziate, per lasciarle a metà, incompiute, ma non è ammissibil­e in un Paese che invece deve investire in un grande piano di costruzion­e di opere pubbliche, va speso in pochi anni quello che per 40 anni non è stato speso: l’italia si sta sbriciolan­do, ponti che crollano, strade e porti da ricostruir­e, trovatemi un italiano (non grillino) che non voglia infrastrut­ture più moderne».

Quali sono le opere più urgenti da realizzare?

«Va finita la Tav, completato il Terzo valico, e poi la Gronda di Genova, tutte le Pedemontan­e, il tunnel del Brennero, la Napoli-bari: siamo in ritardo su tutto, c’è un enorme gap con gli altri Paesi. Non credo che Salvini e la Lega possano ignorare quello che la parte produttiva del Paese chiede da tempo. Penso alla Svizzera, ad esempio: hanno già finito i loro trafori ed erano molto più complicati dei nostri».

E Genova? A che punto siamo con il Ponte Morandi?

«Ecco, se 15 anni fa quando si parlava di Gronda ci si fosse

Le priorità Il nostro Paese si sta sbriciolan­do. Trovatemi qualcuno (non grillino) che non voglia le opere

occupati delle sue autostrade, forse non saremmo arrivati al crollo del Ponte. Ora siamo in attesa del decreto attuativo: appena la nomina del commissari­o Bucci sarà esecutiva si potrà cominciare l’iter della ricostruzi­one. Ma siamo in ritardo, come su tutto il resto. C’è un’urgenza che non si può più prorogare, perciò ai Cinque Stelle chiedo di rimandare il reddito di cittadinan­za: sarebbe una scelta più utile per modernizza­re l’italia e darebbe lavoro anche a chi invece oggi chiede l’assegno».

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Pedemontan­a veneta La bretella autostrada­le tra Vicenza e Treviso mira ad alleggerir­e il traffico sulla Serenissim­a. La lega vuole l’opera, il M5S vuole fermare il cantiere in corso
 ??  ?? Terzo Valico Il progetto della nuova linea ferroviari­a da 53 chilometri tra Genova e Novi Ligure/tortona è oggetto dell’analisi costi-benefici che verrà presto resa nota
Terzo Valico Il progetto della nuova linea ferroviari­a da 53 chilometri tra Genova e Novi Ligure/tortona è oggetto dell’analisi costi-benefici che verrà presto resa nota

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