Corriere della Sera

Iva Zanicchi: «Con fucile e frusta divento cattiva»

La cantante in tv per «L’ispettore Coliandro» «Vestita da boss mi facevo paura da sola»

- Renato Franco

Iva Zanicchi ne ammazza uno con un fucile a pompa e ne fa secco un altro con la frusta. Sembra Pulp Fiction, l’aquila di Ligonchio che si trasforma in iena, sempre per restare a Tarantino. Cattivissi­ma per L’ispettore Coliandro, la serie di Rai2 al via mercoledì. Nella terza puntata la protagonis­ta è lei, Iva Zanicchi, nei panni di una boss spietata.

«La proposta dei registi, i Manetti Bros., mi ha lusingato, Coliandro mi è sempre piaciuto molto e mi sono divertita da matti all’idea di diventare una iena. Mi hanno infagottat­o che sembra abbia 10 chili in più di quelli — non pochi — che già ho; con i tacchi arrivo a 1 metro e 90. Mi facevo paura da sola».

Lei non è nemmeno attrice...

«Infatti mi hanno preso senza fare neanche il provino. Ho recitato d’istinto, spontanea, naturale. La protagonis­ta in parte mi somiglia, è romagnola — anche se io sono emiliana — e sanguigna, estroversa e caciarona come me».

Come si è trovata con fucile alla Pulp Fiction e frusta da Indiana Jones?

«Quando ho sparato la prima volta sembrava una bomba, mi è preso un colpo... Il maestro di frusta invece mi ha insegnato con un colpo ad avvolgere il laccio intorno al collo di una persona, avevo paura di ammazzarlo davvero».

I cattivi, anche se sono cattivi, dicono sempre di essere buoni. Lei ha mai fatto qualcosa di cattivo?

«Sono una che non porta rancore e ho anche un altro grosso difetto: non soffro d’invidia. Solo di quella sana, che serve a migliorars­i. Penso di non essere mai stata scorretta con altri artisti, mentre in ambito familiare, magari involontar­iamente, ho fatto soffrire, ma sono un coccodrill­o: piango e chiedo subito perdono».

Cosa la fa arrabbiare?

«Mia mamma diceva che sono come un fiammifero: mi incendio e mi spengo subito. Mi fa arrabbiare la stupidità, ma senza stupidi forse il mondo finirebbe subito».

E la politica la fa arrabbiare ancora?

«Siamo alle solite. In campagna Spietata

Iva Zanicchi (78 anni) in una scena dell’«ispettore Coliandro». Nata a Ligonchio (Reggio Emilia) il 18 gennaio 1940, Iva Zanicchi ha partecipat­o 10 volte al Festival di Sanremo (con tre vittorie)

«No, anzi. Mi diceva: “sei popolare, hai tutto, in cambio riceverai solo astio e odio”. Lo racconto anche nel mio spettacolo a teatro, Una vita da zingara».

C’è qualcosa di cui si pente?

«Proprio di aver fatto politica, è stato il mio errore più grosso: una delusione».

È stata 10 volte a Sanremo, lo ha vinto tre volte (un record). Ha voglia di tornarci?

«Ho una canzone pronta, l’ha scritta Luis Bacalov prima di morire, è inedita. Ci andrei volentieri al festival ma non bussa nessuno. Lo scriva bene, come preferisce lei, trovi il modo di far commuovere Baglioni».

La delusione «L’errore più grosso che ho fatto in vita mia è stato l’impegno in politica: una delusione»

 ??  ??
 ??  ?? In onda ● Parte mercoledì su Rai2 la nuova stagione dell’«ispettore Coliandro». Prodotta da Rai Fiction e Velafilm, la serie vede come protagonis­ta Giampaolo Morelli (foto) nei panni di Coliandro. Ideata dallo scrittore Carlo Lucarelli, la regia è dei Manetti Bros.
In onda ● Parte mercoledì su Rai2 la nuova stagione dell’«ispettore Coliandro». Prodotta da Rai Fiction e Velafilm, la serie vede come protagonis­ta Giampaolo Morelli (foto) nei panni di Coliandro. Ideata dallo scrittore Carlo Lucarelli, la regia è dei Manetti Bros.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy