CR7 se la gode: «Felice per il gol, vittoria fondamentale»
Gattuso: «Siamo stati ingenui, loro troppo forti». Allegri: «Archiviato il k.o. con il Manchester»
MILANO Davanti agli occhi del mondo (150 Paesi collegati e record d’incasso a San Siro con 5,1 milioni nel portafogli del Milan) la Juventus non rallenta la marcia e si conferma la regina incontrastata del campionato. Trionfa anche grazie a Cristiano Ronaldo che per la prima volta segna su azione a San Siro. «Sono molto contento, specialmente per la squadra: battere il Milan 2-0 era complesso. Era fondamentale vincere dopo il successo del Napoli».
Massimiliano Allegri è soddisfatto per la risposta fornita dalla squadra dopo il k.o. in Champions. «Siamo rientrati subito dopo la sconfitta di Manchester, i ragazzi sono stati bravi a mettere da parte la batosta. La sconfitta con i Red Devils ci ha fatto bene perché ci ha fatto capire che siamo stati bravi, abbiamo giocato bene ma alla fine hanno vinto loro. Con il Milan abbiamo difeso in maniera cattiva. Oggi era un passaggio fondamentale del campionato con il Napoli che resta a -6. Bonucci? Dovevo farlo riposare dopo che aveva disputato tante partite. Guarda caso è capitato con il Milan, va bene così».
Non ha giocato nemmeno un minuto, eppure il fantasma dell’ex difensore del Milan ha
Gattuso Juve molto più forte. Forse non siamo all’altezza di affrontarla
aleggiato per tutta la sera sopra lo stadio. Il suo ex pubblico lo ha beccato con cori («uomo di m...») e uno striscione «Bonucci peggio di te solo Schettino, imbarazzante». Lui non ha nascosto di essere stato spiazzato dalla decisione del tecnico. «Son rimasto sorpreso anch’io di essere in panchina, chi mi conosce sa che mai mi sarei tirato indietro da una partita del genere. Anzi queste sono le gare che mi esaltano di più ma è una scelta del mister».
Per l’occasione si ripresenta Barbara Berlusconi allo stadio (poche ore prima papà Silvio aveva confessato: «Due milioni e mezzo di tifosi ce l’hanno con me per aver passato la società a chi si è rivelato meno capace del sottoscritto») e in tribuna si intravedono tante facce note, da Salvini a Boris Becker passando per Boban, Miccichè e Briatore. In mezzo al management rossonero debutta il futuro ad Ivan Gazidis.
Gattuso è onesto. «Abbiamo fatto quello che dovevamo, abbiamo incontrato una squadra nettamente più forte della nostra. La Juve da anni vince, ogni stagione acquista un pezzo da novanta, abbiamo commesso un’ingenuità sulla seconda rete. I livelli fra il Milan e la Juve sono differenti poi non so se con il rigore qualcosa sarebbe cambiato. Juventus non solo è la più forte in Italia ma con il Barcellona e il Manchester City è fra le più attrezzate in Europa. Siamo andati a fiammate, ma non abbiamo mai dato la sensazione di poter far male».
Allegri
È la risposta che chiedevo ai miei dopo il k.o. in Champions
Esclusione a sorpresa Bonucci: «Ero sorpreso di andare in panchina, mai mi tirerei indietro in una gara del genere»