Corriere della Sera

Alex Sandro super Pjanic è stanco

- Paolo Tomaselli

7 Szczesny Chissà quanti duelli in allenament­o con l’ex compagno Higuain: fa una leggera finta di corpo, azzecca il lato giusto e riesce a deviare sul palo. Un trionfo. Che manda in tilt il Pipita.

6,5 Cancelo Sempre chiuso in copertura, sempre aperto per ripartire in fretta. Anche se cigola al momento dell’ultimo passaggio: non resta che andare al tiro ed ecco che la parata di Donnarumma si trasforma nell’assist per Ronaldo. 5,5 Benatia Si era lamentato perché gioca poco, ma il fallo su Bakayoko in attacco che gli costa il giallo è insensato. E il braccio in area che causa il rigore, scomposto. Ma nella ripresa si risolleva con due chiusure in campo aperto decisive.

7 Chiellini Si avventura in avanti, anche per fare sentire il suo peso sulla sinistra. Poi però viene richiamato all’ordine e sovrasta Higuain.

7 Alex Sandro L’arma in più del Milan sarebbe Suso, ma se la mette in tasca lui. Che può contrattac­care senza pressioni e crossare per il gol di Mandzukic. Anche il resto della serata non è banale: la Juve soffoca il Milan soprattutt­o sulle fasce.

6,5 Bentancur Il ragazzo multiuso torna a destra, poi chiude da regista quando esce Pjanic. Ci mette intensità, corsa e applicazio­ne, confermand­o una crescita costante. Unico neo: si inserisce con poca convinzion­e.

6 Pjanic Fa girare il pallone con una certa libertà, ma anche con una stanchezza di fondo, nelle gambe e nelle idee. Non a caso è il primo a uscire. Su punizione, abbatte Zapata peggio che al luna park.

6 Matuidi Anche lui viaggia in riserva, ma senza preoccupar­si mai per la spia rossa: notevoli alcuni palloni recuperati, anche in controtemp­o.

6 Dybala Da falso trequartis­ta vede la porta solo su punizione (palo esterno), ma tra le linee è sempre in agguato.

7 Mandzukic Ritorna dopo tre settimane tirato a lucido, come un tir: impossibil­e da fermare nel colpo di testa dell’1-0, quinto gol stagionale. Dopo ci riprova, senza trovare una palla così perfetta. Ma col «vero 9» la vita sembra più semplice.

6,5 Ronaldo San Siro diventa lo stadio numero 86 della sua sterminata collezione privata, grazie a un destro prepotente a porta vuota, che profuma di rabbia per le occasioni mancate in precedenza. La fame del campione vero non si esaurisce mai.

7 Allegri L’ex meno celebrato è lui, che però batte il Milan in campionato per l’ottava volta su nove da quando è a Torino. La Juve ancora una volta non chiude la partita quando potrebbe e ringrazia Szczesny. Ma la soluzione con Dybala tra le linee dà segnali incoraggia­nti.

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