Corriere della Sera

La ricaduta

Disastro Asamoah Brusca frenata dell’inter annientata dall’atalanta Spalletti: «Sono deluso un passato che ritorna»

- G. d. c. DAL NOSTRO INVIATO

8 Handanovic Se il primo tempo non finisce 4-0 è merito suo. Poi, senza protezione, si deve arrendere. 4 D’ambrosio Zapata lo devasta. Lascia voragini, favorisce l’1-0. Il suo palo lo salva dall’autogol.

4 Skriniar Irriconosc­ibile: non sa mai chi marcare. Gli saltano in testa sulla seconda e sulla terza rete.

4,5 Miranda Un gran recupero su Zapata. Però sulle altre 10 palle gol dell’atalanta non si fa mai trovare e sul 2-1 Mancini se lo divora.

4 Asamoah Cade nella trappola: se si allarga non recupera, se stringe gli altri lo aggirano. È un disastro.

4 Vecino Gioca (male) un tempo. Deve contrastar­e, ma è trasparent­e. 4 Brozovic Gomez lo manda in crisi. Nel caos dovrebbe essere leader. Combatte, ma si perde. E si fa pure espellere per un doppio giallo.

4 Gagliardin­i In questa Atalanta lui non giocherebb­e. Ritardo costante, tanti chilometri spesi inutilment­e. 4,5 Politano Davanti non fa male, dietro non aiuta. Si guadagna il rigore, ma la sua gara è un pianto. 5,5 Icardi Settimo gol in cinque partite, il primo a Bergamo. Il rigore riapre un match in cui non si vede.

4 Perisic Involuto. Non è pensabile che possa continuare a non esserci. 5,5 Borja Valero Aggiunge un minimo di equilibrio e palleggio.

4,5 Keita Entra e sbaglia tutto quel che può. Una stagione sballata.

4 Spalletti La peggiore Inter della sua gestione. Sorpreso sulle fasce, non ripara. Anche i cambi sono sbagliati. Il k.o. è uno schiaffone. BERGAMO L’inter ricade nel suo antico vizio e, dopo aver illuso con sette vittorie consecutiv­e, di colpo si perde contro la meraviglio­sa e ariosa Atalanta di Gian Piero Gasperini. Il peggior schianto della gestione nerazzurra di Luciano Spalletti costa il secondo posto in classifica, frantuma certezze e intossica l’animo, soprattutt­o di chi s’era convinto d’essere forte e scopre invece di doversi accomodare di nuovo sul lettino dell’analista per ricomincia­re tutto daccapo. Una sconfitta (è la terza in campionato) non dovrebbe cancellare quanto di buono costruito negli ultimi due mesi, il k.o. di Bergamo però è il classico blackout da Inter: un tracollo senza attenuanti, in cui tutti vengono travolti.

Aver bloccato in Champions il Barcellona (battuto in casa 4-3 dal Real Betis) ha autorizzat­o pensieri di grandezza, dissolti dall’atalanta dell’ex Gasperini. La figuraccia dell’inter è meritata, maturata nel primo tempo, deflagrata nella ripresa con un diluvio di gol. Spalletti non ci ha capito granché, ha perso sul piano del gioco prima, nel punteggio poi, nella mentalità in ultimo, come ha ammesso. «Non riusciamo a essere costanti per lunghi periodi. Sono deluso, è un qualcosa che ci portiamo dietro da tempo».

Quando c’è da fare il salto l’inter inciampa sempre. Così è accaduto anche a Bergamo, contro un’atalanta perfetta e bellissima che ha aggredito le fasce, allargato l’inter fino ad aprirla, facendo implodere il centrocamp­o nerazzurro, imbottito di muscoli con gli inguardabi­li Gagliardin­i e Vecino e con Brozovic soffocato, nervoso e a fine partita pure espulso. Con Gomez infilato dietro le due punte Zapata e Ilicic, dispiegate come ali, Gasperini ha mandato in tilt la

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(Getty Images) Ancora in gol Mauro Icardi

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