La sala blindata del campanile di Giotto
Una sala del tesoro, più altre tre stanze (una invisibile): per secoli enigmi architettonici, che ora, svelate, raccontano una storia curiosa e impensabile. Sono affiorate, dopo secoli e secoli di oblio, dal Campanile di Giotto. A scoprirle un gruppo di professori e ricercatori dell’università di Firenze e del Politecnico di Torino durante una campagna di analisi e studi, mai realizzata prima d’ora sul monumento, commissionata dall’opera di Santa Maria del Fiore. I risultati, che saranno presentati giovedì e venerdì durante un convegno, sono eccezionali. La sala blindata, che si trova nell’attuale ingresso del monumento (in passato l’entrata era all’altezza del primo piano, vi si accedeva tramite un ponte dalla cattedrale) è la Sala del Tesoro, ambiente una volta protetto da una grata verticale, che custodiva il patrimonio della cattedrale di Santa Maria del Fiore e dell’antica chiesa di Santa Reparata. Non è escluso che la sala fosse usata per custodire i tesori in periodi di guerre. Gli altri tre ambienti potrebbero essere servizi igienici.