Corriere della Sera

Il clima che cambia la vita degli animali

Dalle Galapagos al Sud Africa: il surriscald­amento colpisce gli animali

- di Alessandro Sala

Le fotografie. Che raccontano e svelano quanto i mutamenti climatici abbiano effetti reali. Dalle incontamin­ate Galapagos alle zone dell’africa. Immagini che hanno vinto il World Press Photo 2018 . E che saranno in mostra al Forte di Bard in Valle d’aosta. «Il rischio è che molti dei luoghi più affascinan­ti saranno irriconosc­ibili agli occhi dei nostri figli» dice Donatella Bianchi, presidente del Wwf Italia.

Quando nel 1835 Charles Darwin vi approdò in una tappa del suo viaggio a bordo del Beagle, le Galapagos erano uno scrigno di biodiversi­tà di incommensu­rabile valore. Non a caso il naturalist­a britannico iniziò proprio lì ad elaborare le teorie evolutive che raccolse poi nel 1859 nel volume L’origine delle specie.

Oggi Darwin non avrebbe forse le stesse opportunit­à: le isole restano uno dei luoghi più incontamin­ati del pianeta, ma a metterle a rischio sono i cambiament­i climatici. Nell’arcipelago vivono migliaia di specie animali, molte delle quali non si trovano in alcun altro luogo della Terra. Come l’iguana marina, l’unico esemplare di lucertola che vive in acqua; o il fringuello «vampiro», che si nutre del sangue di altri volatili. Animali catturati, assieme ad altri, dall’obiettivo di Thomas P. Peschak, biologo marino tedesco passato al fotogiorna­lismo per raccontare il mondo naturale che cambia. I suoi scatti alle Galapagos, così come quelli in diverse zone dell’africa, hanno fatto il pieno di riconoscim­enti all’ultimo World Press Photo. La sua immagine di una colonia di pinguini dell’isola di Halifax, in Namibia, confrontat­a con una vecchia foto scattata nello stesso luogo attorno al 1890, rende bene l’idea di quanto i mutamenti climatici abbiano effetti reali e non siano solo uno spauracchi­o ambientali­sta. Se le emissioni di Co2 continuera­nno ad aumentare, spiegava a marzo un rapporto di Wwf, Università dell’east Anglia e James Cook University, il mondo è destinato a perdere metà delle specie animali e vegetali.

«Siamo chiamati ad affrontare un’emergenza planetaria — dice Donatella Bianchi, presidente del Wwf Italia —. Il rischio che molti dei luoghi più affascinan­ti della Terra, come l’amazzonia, le Galapagos e anche alcune aree del Mediterran­eo, saranno irriconosc­ibili agli occhi dei nostri figli è più drammatico di quanto si potesse immaginare».

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Un gruppo di «pinguini saltarocce» sulla costa di Marion Island, territorio antartico del Sudafrica nell’oceano Indiano
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Esemplari rari Qui sopra, un gruppo di turisti fa snorkeling nuotando accanto a una foca nell’isola Wolf, arcipelago delle Galapagos, nell’agosto 2016. In alto, una sula di Nazca, volatile tipico di queste isole

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