Corriere della Sera

«Mio fratello è il principe, ma non siamo più nell’800»

Il caso dell’eredità dei Torlonia, parla il figlio Giulio: «Il nostro patrimonio non finirà all’estero»

- Virginia Piccolillo

ROMA «Mio padre, Alessandro Torlonia, ha gestito tutto il patrimonio fino alla fine. Le sue firme sono tutte autentiche. E nessuno si è frapposto tra lui e mio fratello Carlo, che non è venuto neanche al suo funerale». Giulio è l’ultimo dei figli del principe Torlonia. E nella contesa aperta sulla collezione privata di famiglia è schierato con le sorelle, Paola e Francesca, e il nipote, Alessandro Poma.

d Mio padre con le opere voleva fare un museo Ma con il Campidogli­o la trattativa si è sempre interrotta

Suo fratello sostiene che stavate per vendere la collezione a sua insaputa. È così?

«Mio padre aveva accentrato tutto, da capo della casa. Non ne ho mai saputo nulla».

Mai sentito parlare di vendita?

«Solo quando Silvio Berlusconi voleva acquistarl­a. So che c’erano stati contatti con la Fondazione Getty per una mostra: prima in Campidogli­o e poi in Europa e Usa. Il suo desiderio era quello».

Quale?

«Rendere fruibile il patrimonio. Si era parlato di un museo. Ma le trattative col Campidogli­o si interrompe­vano sempre per opposte visioni: mio padre non voleva perderne la proprietà. Per questo propose Villa Albani».

Perché è stata fatta la Fondazione, per vendere le statue all’estero come sospetta suo fratello?

«Lo decise mio padre. Gli chiesi il perché. Mi rispose che voleva fare a modo suo. Ma i beni sono vincolati: anche per fare una mostra c’è bisogno dell’autorizzaz­ione del ministero dei Beni Culturali».

Quindi esclude che il patrimonio finirà all’estero?

«Lo escludo».

Suo fratello rivendica ruolo di primogenit­o.

«E nessuno glielo nega. Lui è il principe. Mi ha diffidato anche dall’usare quel titolo. Secondo il codice araldico al primogenit­o spettava tutto. Ma non siamo più nell’800».

Anche suo padre si comportava così.

«Ma tutto era suo».

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I rapporti con suo fratello?

«A differenza di quanto sostiene Carlo, sono sempre stati difficili. Andò via di casa molti anni fa. Io vivo nel palazzo di mio padre e in questi anni non l’ho mai visto. Neanche quando lui stava per morire». Chi è

● Giulio Torlonia è il figlio minore del principe Alessandro, scomparso un anno fa, ed è vicepresid­ente della Banca del Fucino

● Dopo la morte del papà, si è aperta una lite familiare sull’ingente eredità

E con sua madre?

«Non vedeva neanche Ma venne al funerale».

Qual è il suo auspicio?

lei.

Lei è vicepresid­ente della Banca del Fucino. Suo fratello sembra far risalire tutto ai problemi della banca di famiglia. Le statue servivano a ripianare i conti?

«Salvare la banca serve a tutelare i 300 lavoratori che sono stati fedeli alla famiglia. Ma non c’entra nulla».

«Che torni un barlume di buon senso a mio fratello. Questa storia è un danno di immagine colossale».

Le autorizzaz­ioni

«I beni sono vincolati, anche per fare una mostra serve il sì del ministero»

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