«Crescita all’1,8% con l’intelligenza artificiale»
Davide Casaleggio: l’impatto sulla produttività delle aziende è enorme, entro il 2025 in Italia arriverà al 12%
«L’intelligenza artificiale, tassello fondamentale della quarta rivoluzione industriale, entro il 2025 spingerà il tasso di crescita annua dell’italia dall’1% all’1,8%, con 200 miliardi di euro aggiuntivi». Davide Casaleggio, presidente dell’associazione Rousseau (che possiede e gestisce la piattaforma del M5S), è intervenuto al Samsung Wow Business Summit 2018 per parlare
d
Il futuro
Un tassello fondamentale della quarta rivoluzione industriale
di uno studio sull’intelligenza artificiale (IA) della sua società di consulenza, Casaleggio Associati.
Quali sono le criticità e quali gli esempi più interessanti riguardo all’implementazione dell’intelligenza artificiale nelle imprese italiane?
«Innanzitutto, non esiste un ecosistema di finanziamento all’innovazione come in Francia, Spagna o Regno Unito. Ma anche sul lato aziende c’è scarso investimento su Ricerca e Sviluppo: in Italia arriviamo solo all’1,3% sul Pil (la metà della Germania e un terzo della Svezia). Tutti gli strumenti di cui abbiamo parlato nella ricerca arrivano dall’estero... Del resto, alcune catene internazionali stanno adottando anche qui tecnologie come robot di interfaccia con la clientela. Abbiamo poi visto oggetti di IA che permettono a un grande distributore di elettronica italiano di fare contrattazione via email con i negozianti: questi sistemi chiudono più trattative, e con un prezzo migliore, rispetto allo staff commerciale, perché conoscono la storia del singolo negoziante e il contesto in cui opera».
Che cosa significa portare l’intelligenza artificiale in azienda? Quali sono le possibili applicazioni?
«L’impatto sulla produttività di questi oggetti di intelligenza artificiale è enorme: entro il 2025 in Italia arriverà al 12%, in Svezia al 40. Tale tipo di impatto può essere ottenuto in contesti come la relazione con i clienti, con strumenti che affiancano l’operatore telefonico per analizzare la conversazione e suggerire il miglior modo di gestire o interagire con il consumatore. Airbus per la manutenzione usa un sistema in grado di dare una risposta nel 70% dei casi e di suggerire la strategia migliore per risolvere un determinato problema. Sul fronte dell’organizzazione interna abbiamo esempi di eccellenza, come Amazon con i robot Kiva, grazie a cui ha diminuito da 60 a 15 minuti il tempo che intercorre da quando facciamo un ordine a quando il nostro acquisto viene messo nel furgoncino».
Molti sono intimoriti dall’impatto che l’intelligenza
Davide Casaleggio ha presentato uno studio sull’intelligenza artificiale realizzato dalla sua Casaleggio Associati
artificiale potrebbe avere sul mondo del lavoro.
«L’impatto sarà importante, come lo è sempre stato in tutte le rivoluzioni industriali, con la differenza che questa sta andando molto più veloce. Oggi non è più sufficiente formarsi fino all’università e sperare che con quella formazione si possa proseguire per i seguenti 40/50 anni lavorativi. È necessario pensare a un nuovo modello di formazione che accompagni le persone a evolversi verso nuove tipologie di lavoro, che ci consentiranno di essere più produttivi in minor tempo».
In che modo questi sistemi possono migliorare la vita dei cittadini?
«Lo vediamo in molti contesti: quando parliamo con il cellulare per gestire il riscaldamento, o quando scegliamo la strada migliore per evitare il traffico. In ambito medico, con l’aiuto di strumenti che riescono a vedere tutte le diagnosi del mondo in tempo reale i medici riescono a fare analisi più accurate e risolvere problemi a loro sconosciuti. Gli scenari
● Secondo Casaleggio servono aiuti pubblici all’innovazione e una spinta maggiore in investimenti in ricerca & sviluppo da parte delle aziende. Vari i campi di applicazione dell’intelligenza artificiale, dai contratti alla relazione con i clienti alla organizzazione, agli acquisti Ci sono anche strumenti legali come Donotpay, per contestare multe non dovute».
Può essere usata anche a servizio della politica?
«Esistono vari esempi di adozione di strumenti di partecipazione diretta tramite l’utilizzo della Rete. A essere protagonista però è sempre il cittadino, che può servirsi di questi sistemi per capire meglio il contesto di riferimento, ad esempio in ambito ambientale. Un’infrastruttura smart che dia segnali diretti che possano essere interpretati automaticamente da un oggetto di intelligenza artificiale va a favore di tutta la comunità».