Strage in discoteca, il dolore e le domande
Caro Aldo, ho 18 anni e dopo la tragedia della scorsa notte nella discoteca di Corinaldo (An), la mia mente va alle ragazze e ai ragazzi che hanno perso la vita in un modo e in circostanze insensate. E penso al contributo che avrebbero potuto dare al nostro Paese, a ciò che di grande avrebbero potuto creare. Nessun genitore dovrebbe subire tutto questo dolore. Davide Capezzera
Ancora morte per troppi giovani che si raccolgono in centri di divertimento. I controlli sulle strutture che accolgono migliaia di persone devono essere preventivi e severissimi, affinché simili tragedie non continuino a ripetersi. Eduardo Vaccaro
Poveri ragazzi e povera signora! Che tragedia! Una serata che doveva essere una festa, si è trasformata in un incubo per colpa della bravata di qualcuno! Ma la cosa peggiore mi sembra l’incuria dei proprietari di un locale che non hanno applicato tutte le norme di sicurezza necessarie.
Laura Daniela Fabri
Vorrei rivolgermi direttamente a chi ha spruzzato lo spray urticante. «Hai le ore contate: sicuramente qualcuno sa e ora l’apparato investigativo ti darà la caccia! Nel “fuggi fuggi” generale che hai causato 6 persone sono decedute e i feriti 59. Non si dovrebbe mai morire così, a causa della stupidità di un inetto come sei. I prossimi saranno giorni da incubo per le tue vittime e i loro familiari. Ma anche per te. Perché ti stanno cercando».
Cristian Carbognani Cari lettori, la tragedia della discoteca ci addolora e ci interroga tutti. A cominciare da questa ovvia domanda: perché i cantautori, di sinistra o di destra che fossero, hanno fatto migliaia di concerti senza una strage del genere? Perché gli organizzatori non vendevano un numero di biglietti quasi doppio rispetto alla capienza? Perché l’inizio degli spettacoli non si faceva attendere per ore? Perché nessuno portava gli spray al peperoncino? Il degrado della vita pubblica e della convivenza civile passa anche da qui.